Legge omofobia, Il popolo della Famiglia: “La legge va cancellata”
PERUGIA – “Incostituzionale, ideologica ed inutile. Per questo la proposta di legge che contiene “Norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere” – elaborata dai consiglieri regionali Chiacchieroni, Leonelli e Solinas – e che martedì 4 aprile tornerà all’esame dell’assemblea di Palazzo Cesaroni va cancellata”. Lo dice Claudio Iacono, presidente de “Il popolo della Famiglia dell’Umbria.
“La posizione del Popolo della Famiglia dell’Umbria è netta e non lascia spazio a trattative, inciuci, accordi e accordicchi. Si tratta di una norma che nasce da una bugia, che con il pretesto di difendere le differenze punta ad insinuare in case, scuole e imprese una ideologia che abbatte la principale tra le diversità: quella per cui si nasce maschi o femmine. Si tratta infine di una legge che, dietro la facciata della libertà, vorrebbe invece imporre un bavaglio a chi sostiene semplicemente la verità delle cose. Per questo non possono esistere margini di dialogo, neppure con chi – con il becero tentativo di strizzare l’occhiolino – vorrebbe annacquare questa norma che è invece un veleno dentro la società dell’Umbria. Non ci interessano le questioni precongressualitutte interne al Partito democratico così come non ci interessano le diplomazie della vecchia politica: diciamo no alla legge, senza se e senza ma e senza cadere nella tentazione di pasticciare inciuci. Se davvero si hanno a cuore i giovani umbri, si intervenga in maniera seria per sostenere il loro futuro. In Umbria la disoccupazione giovanile è peggiore della media italiana con un tasso pari al 26,8% nella fascia 14-35 anni ed è pari al 39% fra i 15 e i 24 anni, al 27% fra i 18 e i 29 e al 13% fra i 25 e i 34. Rispetto al 2007 è aumentata del 26% per la fascia 15-24 anni e del 18% per quella 18-29 anni. Poi ci sono i Neet, i giovani che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro: sono il 21% dei 182mila giovani umbri. Questi sì, davvero discriminati da una classe politica che perde il suo tempo dietro a ideologie, scaramucce e rese dei conti che nulla hanno a che fare con il mondo reale”.