Marsciano, il sindaco Todini sulla cessione ai fedeli musulmani dell’ex Melograno: “E’ solo per il periodo del ramadam”
MARSCIANO – Scoppia la polemica sulla concessione, da parte dell’Amministrazione comunale marscianese, dei locali dell’ ex Melograno alla comunità musulmana. Dopo l’accusa, con tanto di comunicato pubblicato qui ieri, da parte delle forze di centro destra di “confondere l’accoglienza con la conolizzazione”, il Sindaco Alfio Todini mette in chiaro certi aspetti via social. “Abbiamo accolto, con la ProLoco, la richiesta della comunità musulmana di poter utilizzare l’ ex Melograno solo per il periodo del ramadam e cioè fino al 27 giugno – precisa Todini – I locali sono in uso alla stessa Proloco da molto tempo e con il suo Presidente, da me interpellato tre settimane fa, abbiamo verificato che non si creasse danno a nessuna delle attività preesistenti. L’orario di utilizzo va dalle 21 alle 24 circa. Tutto ciò prima di tale concessione.
A nessuno, quindi, è stato tolto nulla e non si parla affatto della trasformazione in centro di culto stabile. I ‘si dice’ e i ‘sembra’ servono solo a fare confusione”.
E ancora: “l’ Associazione culturale islamica presente a Marsciano è sempre stata aperta a tali incontri (penso alle iniziative portate avanti con l’Avis, alla promozione di momenti di dialogo con istituzioni e altre confessioni religiose presenti a Marsciano e alla loro recente partecipazione alla giornata per la Pace promossa dalle scuole il 25 maggio scorso). E penso anche alle loro dure prese di posizione contro ogni forma di fondamentalismo e di terrorismo. Abbiamo usato il modo che usiamo con tutte le associazioni: cercando, per quanto possibile, di venire incontro alle loro esigenze. E non abbiamo motivo di cambiare atteggiamento. A noi piace avere associazioni che collaborano tra di loro, dialogano, si conoscono, si danno una mano quando serve. Questi sono i nostri valori”.
Todini conclude con un invito a spegnere le polemiche: “la politica marscianese aiuti in questo percorso piuttosto che tentare di strumentalizzare facendo di un bel momento di incontro un motivo di polemica senza fondamento”.