Mettere al centro i diritti dei bambini. L’Umbria all’avanguardia con il programma PIPPI
PERUGIA – Mettere al centro i bisogni del bambino, mirando allo stesso tempo a sviluppare e aumentare le competenze genitoriali, aiutando la famiglia con un sostegno intensivo e globale. È il punto di forza di PIPPI, Programma di intervento per la Prevenzione dell’
L’intervento della Regione Umbria ha fatto sì che venissero sostenuti i progetti interzonali proposti da diverse Zone Sociali afferenti ai Comuni di Assisi, Foligno, Spoleto, Gubbio, Città di Castello, ai quali nel 2019 si aggiungerà anche Norcia. In Umbria, stando agli ultimi dati ufficiali – riferiti al 2015 – erano presenti nelle strutture regionali 224 bambini. Di questi, 125 minori sono stati collocati in comunità socio-educative e 55 in comunità familiari. “Il valore aggiunto di questo programma – spiega Casciari – è la presenza di un’equipe multidisciplinare composta da un operatore specifico per la presa in carico della famiglia problematica, da professionisti di diverse discipline e provenienti dalle istituzioni interessate: servizi sociali del Comune, area psicologica e pediatrica dell’Azienda Sanitaria, della scuole e del privato sociale. Ed è proprio questa forte integrazione fra i settori del sociale, della sanità e della scuola che fanno di PIPPI un modello innovativo a livello nazionale”.