PERUGIA – Cgil in lutto per la morte del professor Seppilli. “La morte di Tullio Seppilli rappresenta una gravissima perdita per l’intera comunità umbra ed in particolare per il mondo del lavoro. Mondo del lavoro – dice il sindacato – per il quale il professore ha sempre rappresentato un punto di riferimento, a partire dalla straordinaria battaglia comune per la salute nei luoghi di lavoro. In particolare, negli anni ’60 e ’70, il consiglio di fabbrica della Perugina trovò in Seppilli una guida capace di stare al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori nelle grandi battaglie di quegli anni, svolgendo un fondamentale ruolo di “educatore” della classa operaia rispetto ai temi della salute e dell’ambiente di lavoro. Battaglie che videro l’Umbria come avanguardia in Italia”.
“Seppilli contribuì poi, anche dall’interno delle istituzioni, alla costruzione del modello umbro di psichiatria democratica, anche qui in stretto rapporto con le lavoratrici e i lavoratori della sanità e del manicomio stesso. Più recentemente, attraverso la Fondazione Celli, Seppilli ha contribuito alla pubblicazione di importanti studi sociologici e antropologici, sempre con uno sguardo attento alle fasce deboli e alle fragilità sociali, difendendo quel modello di sanità pubblica e universale come “bene comune”, che appartiene alla storia dell’Umbria. Il suo rapporto stretto con la Cgil è proseguito sempre, fino alle più recenti collaborazioni su varie tematiche, dagli orti urbani, alle case di cura, alla riproposizione del grande tema della follia, con un’attenzione specifica al genere femminile. Tutta la Cgil dell’Umbria si stringe nel lutto ai familiari e agli amici del compagno professore, Tullio Seppilli”.