Moschea di Umbertide, Mancini (Lega) avvia lo sciopero della fame
PERUGIA – Il consigliere regionale della Lega Nord, Valerio Mancini, ha annunciato lo sciopero della fame e la sua “occupazione” simbolica dell’Aula di Palazzo Cesaroni dopo l’avvio della discussione sulla sua mozione per la “moratoria per la costruzione di
nuovi centri culturali islamici o moschee sul territorio umbro”, poi sospesa per mancanza del numero legale.
Mancini ha illustrato l’atto, che “prevede – ha spiegato – una moratoria per i centri culturali e soprattutto chiede l’introduzione di un referendum attraverso cui si possano
esprimere sull’argomento i cittadini di Umbertide, dove si sta allestendo la seconda più grande moschea italiana, anche se la definiscono centro culturale islamico. Vogliamo anche chiarezza sulla provenienza dei fondi per edificare la moschea. Ricordo che la confessione islamica è l’unica a non aver stipulato alcun rapporto con lo Stato italiano, a differenza delle altre religioni, quindi non è lo Stato italiano a non essere a norma ma la
religione musulmana che non è capace di demandare un unico rappresentante alla firma dell’atto. Ricordo anche che la mozione era stata rinviata in commissione per approfondimenti e che il presidente della Terza commissione, Attilio Solinas, ha chiesto l’audizione del prefetto di Perugia per sapere cosa ne pensa l’autorità di pubblica sicurezza, senza ottenere alcuna risposta. Un fatto che denota in quale considerazione sia tenuta questa Assemblea legislativa”.