Narni, l’opposizione incalza il sindaco sulla manutenzione del territorio
NARNI – Il consigliere comunale Alessandro Amici, di “Tutti per Narni” interroga il sindaco Francesco De Rebotti e il presidente del Consiglio comunale Giovanni Rubini sulla manutenzione del territorio.
“Nei giorni scorsi abbiamo segnalato – dice – una situazione di estremo pericolo che si stava verificando nel Cimitero di Narni Scalo, dove lungo il viale d’ingresso principale, nel cadere un cipresso aveva danneggiato pesantemente la stabilità di un lampione d’illuminazione. Il nostro senso civico e di responsabilità nei confronti dei cittadini, ci ha spinto a farlo presente immediatamente al Sindaco, il quale a distanza di giorni, ha rimediato facendo delimitare in parte lo stesso”.
“Ora a distanza di settimane dobbiamo costatare di come la situazione sia rimasta del tutto la stessa, se non peggiorata: il palo continua a esser pericolosamente in bilico. L’amministrazione sta aspettando che la forza di gravità faccia il suo corso?????? Un’altra situazione davvero incresciosa è quella in strada di Funaria, dove è caduta una frana che si è abbattuta sulla carreggiata, come si evince dalle foto allegate, non è stata minimamente delimitata e a quanto ci risulta, non sono stati fatti dei riscontri per verificare la stabilità del costone di roccia interessato. La frana in questione coinvolge la parte sottostante della ss3ter, già in passato coinvolta in altri smottamenti veramente pericolosi. Per non parlare della strada di Fabbrucciano, la quale ormai sta diventando del tutto impraticabile, nonostante le numerose promesse in campagna elettorale nelle quali si favoleggiava la totale asfaltatura della stessa”.
“Per non parlare dello stato di incuria ed abbandono in cui versano gran parte delle strade e cunette comunali. Chiediamo che tali situazioni segnalate vengano al più presto risolte. Ci chiediamo se questo è il modo con il quale si vuole continuare ad amministrare questo territorio, dove tutto resta abbandonato a se stesso, senza un minimo di progettualità conservativa dell’esistente, non avendo una minima visione del futuro”.