‘Ndrangheta /3, Brutti: “La politica ha dormito e dorme ancora”

“La brillante operazione della Procura della Repubblica e dei Carabinieri, a cui va tutto il nostro apprezzamento, segna una sconfitta della politica che ha lungamente dormito e tutt’ora dorme, lasciando soli e spaventati quegli imprenditori taglieggiati che hanno confessato solo dopo essere stati convocati dalle forze dell’ordine e non alle prime minacce”.

È quanto dichiara Paolo Brutti, presidente della Commissione regionale d’inchiesta su criminalità e tossicodipendenze, che rivendica “la giustezza delle denunce emerse dai lavori e dagli stessi membri della Commissione, non sempre prese in debita considerazione”.

“Ancora pochi giorni fa in Consiglio regionale – prosegue Brutti – si levavano dubbi e si minimizzava sui pericoli di infiltrazione mafiosa nel nostro territorio, un comportamento oltre la dabbenaggine, ai limiti della fellonìa. L’allarme legalità deve andare di pari passo con quello del lavoro, perché un territorio inquinato rende inutile qualsiasi intervento pubblico. Sarebbe grottesco finanziare con il denaro pubblico aziende già in mano alle mafie”.

“Contiamo – conclude Brutti – in una pronta mobilitazione pubblica, a cominciare dalle associazioni di categoria chiamate a un comportamento molto più elevato rispetto agli interessi spiccioli. Questo grazie anche all’arrivo del nuovo prefetto Antonella De Miro, a cui daremo volentieri tutto il nostro supporto. Invitiamo infine a un presidio più attivo nelle zone a rischio della città, specie nelle periferie popolose e abbandonate come Ponte San Giovanni e Ponte Felcino”.

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