Nocera Umbra, il Pd: “Trasferire a Nocera Scalo l’asilo del capoluogo”
NOCERA UMBRA – Scuole sicure per combattere la paura. Il Partito democratico scende in campo con la proposta di spostare l’asilo del capoluogo nella struttura di Nocera Scalo, più sicuro e antisismico, in modo da andare incontro alle paure dei genitori. “Le scuole sono sicure? I nostri figli rischiano la vita? Sono questi gli interrogativi che ormai da giorni scuotono la vita di molti genitori nocerini . Il terremoto fa paura: ad ogni scossa i cancelli vengono chiusi – dicono dal Pd – E’ così, una continua altalena per studenti, docenti e le loro famiglie. Perché al netto della paura la situazione è seria. Le scuole sono riaperte ma già alcune mamme annunciano che loro i figli a scuola non ce li manderanno”.
“Si chiede qualcosa di più di un ‘semplice’ certificato di agibilità. Si vorrebbe avere la garanzia della tenuta degli edifici in caso di nuove scosse, anche in orario di lezione. Ma se è vero che ad ogni nuova replica c’è la necessità di verificare nuovamente la tenuta degli edifici vuol dire che nessuno può garantire l’assenza di danni al 100% in caso di altri episodi. I bimbi non rientreranno a scuola , resistere alle scosse non è segno di forza della struttura ma di fortuna e i controlli a vista non bastano. Siamo certi in un confronto con il primo cittadino dove su questo collaboreremo sicuramente. E dato che siamo in una zona altamente sismica perché lasciamo i bambini dell’asilo di Nocera Umbra in una struttura agibile ma non antisismica e non li portiamo in quella di Nocera Scalo ricostruita 5 anni fa con tutti i criteri dell’antisismica per non lasciare niente al caso. (almeno lasciare libere le mamme che volessero portarli a Nocera Scalo). I bambini andranno a mensa , percorreranno 2 rampe di scale (strette) e se per caso come dice una mamma in quel momento dovesse pssare una scossa dovranno percorrere una passerella sospesa nel vuoto per trovarsi nel punto piu’ sicuro che sarebbe una strada pubblica. Detto ciò come PD ma soprattutto come genitori apriremo un confronto con il Sindaco, Genitori, Docenti e Regione dell’Umbria per trovare la migliore soluzione”.