Nocera Umbra, la Cavalcata di Satriano “snobba” la città delle acque: la protesta dell’opposizione
NOCERA UMBRA – La Cavalcata di Satriano, l’evento che rievoca l’ultimo viaggio di San Francesco da Nocera ad Assisi, quest’anno non passerà per Nocera. Lo rende noto sulla propria pagina Facebook la lista “Per Nocera” che scrive: “Com’è noto a tutti i Nocerini, nell’estate del 1226, i cavalieri di Assisi si recarono a Nocera Umbra per ricondurre Francesco, gravemente malato, alla propria terra. Per ricordare questo evento così importante, da anni viene organizzata la Cavalcata di Satriano. L’evento è raccontato nella “Vita Secunda” di Tommaso da Celano ed è molto importante perché il fatto (storicamente accertato) che San Francesco sia venuto a Nocera per alleviare la malattia con le acque miracolose di Nocera, rappresenta un punto fermo circa l’importanza delle nostre sorgenti. Nel tempo sono state realizzate manifestazioni (vedi l’Estate di San Francesco – Associazione “La Romita”), sentieri e si è cercato di pubblicizzare e rendere fruibili quanto più possibile i luoghi dove il Poverello probabilmente ha soggiornato (progetto di recupero de “La Romita”)”.
“Ebbene, la cavalcata di Satriano quest’anno non toccherà il territorio nocerino, ma sarà ridotta ad una semplice passeggiata da Assisi a Satriano, pranzo e ritorno. Le municipalità di Nocera Umbra e Valtopina verranno incontrate nella Piazza del Comune di Assisi e tutto quanto di mistico e significativo è stato realizzato intorno alla “Cavalcata di Satriano”, verrà cancellato con un semplice colpo di spugna, perdendo così tutto il significato religioso e sociale che ha acquisito in questi anni. Sembra che la manifestazione “Per motivi organizzativi sia ritornata alle edizioni di Fortini del 1926”. Ora, il fatto che la manifestazione sia stata ridotta nella forma è da attribuire agli organizzatori, ma quello che non è accettabile è il silenzio che sta calando sulla questione. E’ inaccettabile che l’Amministrazione Comunale – dice Per Nocera – non sia in grado di difendere una manifestazione così importante per la nostra città; l’unica iniziativa che lega il nostro territorio ad Assisi. Non un articolo, non una parola, non un comunicato di protesta da parte di chi dovrebbe difendere e promuovere il nostro territorio. Come sempre tutto quello che è ”male”, invece di essere gestito e risolto, deve essere nascosto e passare in secondo piano. Della Cavalcata di Satriano resta solo “La Romita” e gli stalli realizzati con i tubi innocenti nel 2015 nell’area di Protezione Civile di Casebasse”.