Nocera Umbra, tornano in scena le “Memorie cantate”
NOCERA UMBRA – Si terrà venerdì 17 agosto alle ore 17 a Le Prata di Nocera Umbra la sesta edizione della manifestazione “Memorie cantate. Guerra e violenze nella cultura orale dell’Appennino umbro-marchigiano”, organizzata dall’Isuc (Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea) in collaborazione con l’Associazione “Monte Selva” e la Sezione “17 Aprile” dell’Anpi di Nocera Umbra.
La manifestazione è caratterizzata da un duplice aspetto: comunicazione pubblica dei risultati della ricerca dell’Isuc sulla montagna nocerina e incontro tra persone depositarie di una tradizione fatta di poeti in ottava rima, cantastorie, improvvisatori, gente comune a cui piaceva cantare nei momenti di lavoro, di lotta politica, di festa e persone che non conoscevano o che avevano dimenticato.
La ricerca è terminata, raccontata nel volume curato da Dino Renato Nardelli, Giulia Falistocco ed Eirene Mirti, “Memorie cantate. Guerre e dopoguerra nella cultura orale dell’Appennino umbro-marchigiano”, che verrà presentato durante l’incontro, pubblicato con il sostegno della Struttura di missione degli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei ministri. Tale contributo ha consentito la ricostruzione sistematica dei testimoni ancora presenti, la registrazione in audio, la trascrizione e la catalogazione di tutte quelle “cantate” che avessero un riferimento diretto con le vicende dei rastrellamenti tedeschi, partiti il 17 aprile 1943 a Collecroce, nella montagna nocerina. Con il procedere della ricerca, ci si è anche accorti della presenza, nella memoria della gente, di altri contributi narrativi cantati, di provenienza in gran parte lombarda e romagnola. Racconti legati ai conflitti: la Grande guerra, la campagna di Libia e quella di Russia.
“È opportuno ricordare – spiegano all’Isuc – che dei testimoni di una tradizione tanto ricca quanto poco nota, manca all’appello uno, Settimio Riboloni, scomparso giusto un anno fa. A lui va, oltre che la gratitudine per averci disvelato un patrimonio comune sbiadito dal logorio del tempo, l’affetto che ci ha legato fino all’ultimo, cementato da quella profonda umanità di cui era capace. Ai suoi compagni del Gruppo di musica popolare ‘Quelli di Nocera’, attivi a metà anni Settanta del Novecento, toccherà il compito di ricordarlo. Canti narrativi di guerra, di lavoro, di festa, canti politici e di lotta, che sono andati ad alimentare da oltre mezzo secolo espressioni musicali originali e nuove nel panorama contemporaneo italiano. Tra i protagonisti riconosciuti, i fratelli Sandro e Marino Severini, animatori del gruppo The Gang, i quali fin dalla prima edizione della manifestazione ci hanno raccontato il loro viaggio culturale. E anche quest’anno sono con noi”.
Dopo i saluti di Giovanni Bontempi (sindaco di Nocera Umbra), Mario Tosti (presidente Isuc) Mario Franceschini (Anpi provinciale di Perugia) e Mario Bravi (Cgil Umbria), sono previste le “Cantate” della montagna nocerina eseguite da Antonio Dominici, Domenico Dominici, Giovanni Bravi e Graziano Coccia e la conferenza spettacolo di Gioachino Lanotte (Università Cattolica di Milano) sul tema “Note dal dopoguerra. Dalla transizione al centrismo nel canto narrativo”. Chiuderanno la serata Sandro e Marino Severini (The Gang), gruppo folk rock italiano che eseguirà brani del loro repertorio e una selezione dell’ultimo lavoro “Calibro 77”.