Norcia, conclusa la missione della Fiaccola benedettina in Olanda
NORCIA – E’ rientrata in Italia la delegazione di Norcia, Subiaco e Cassino, che nei giorni scorsi ha accompagnato nel Regno dei Paesi Bassi la Fiaccola benedettina “Pro Pace et Europa una”. “E’ stata un’esperienza proficua, sotto tutti i punti di vista – commenta il sindaco di Norcia Nicola Alemanno – per la coesione della nostra delegazione, per l’accoglienza ricevuta dalle autorità olandesi, e soprattutto per la diffusione del Messaggio di San Benedetto. Per non parlare poi dell’aspetto legato alla promozione culturale e turistica delle ‘Terre di San Benedetto’ agli oltre cinquanta tour operator e giornalisti durante il primo nostro incontro tenuto ad Amsterdam, che sta già producendo i suoi primi risultati con l’arrivo di richieste di contatto con le nostre aziende”. Grande apprezzamenti per la riuscita del viaggio della Fiaccola sono stati espressi anche dalla Presidente dell’assemblea legislativa della Regione Umbria Donatella Porzi e dal presidente dell’Ati 3 Fausto Galilei, che hanno fatto parte della delegazione e che non avrebbero mai immaginato che “una città piccola come Norcia potesse essere in grado di organizzare da sola un evento di tale portata”. Ma si diceva dell’accoglienza da parte delle istituzioni olandesi. Tutte hanno mostrato molto calore e rispetto. A cominciare dal Nunzio Apostolico in Olanda, mons. Aldo Cavalli, che ha accolto presso la sede della nunziatura a Den Haag una rappresentanza della delegazione. Nella stessa giornata, anche l’ambasciatore italiano in Olanda Francesco Azzarello ha aperto la sede dell’ambasciata all’intera delegazione. I momenti più emozionanti del viaggio sono stati quelli trascorsi nella “Chiesa di Nostro Salvatore” a Den Haag e, l’ultima giornata, presso il monastero benedettino di Egmond. Nella chiesa di Den Haag, dopo la celebrazione eucaristica presieduta dallo stesso Nunzio Apostolico Cavalli e dal vescovo di Rotterdam Johannes Harmannes Jozefus van den Hende, l’Orchestra di fiati “Città di Norcia” e le Corali di Subiaco e Norcia (circa 100 musicisti e cantori), dirette dal maestro Filippo Salemmi, hanno eseguito la “Cantica de Sancto Benedicto”. Al concerto hanno assistito, tra gli altri, la presidente del Senato in Olanda (seconda carica dello Stato) e Jacob De Haan, il musicista a cui il Comune di Norcia nel 2007, commissionò l’opera in onore di Papa Benedetto XVI. Ad Egmond, nell’estrema propaggine Nord d’Europa, invece, la luce della Fiaccola benedettina è giunta scortata dai suoi tedofori per accendere le quattro lanterne che oggi ardono e sono custodite nei monasteri di Lioba, Aalsmeer, Vaals e Slangenburg. “Dal punto di vista spirituale – racconta Alemanno – è stato il momento più toccante. Nel corso della cerimonia, presieduta dall’abate Gerard Mathijsen, cui ha preso parte il sindaco di Bergen Hetty Hafkamp e rappresentanti della chiesa copta, la Fiaccola ha illuminato e unito idealmente le nostre comunità, affermando gli universali valori benedettini di pace e solidarietà”. “Oggi più che mai – ha detto il sindaco di Bergen – in Europa si sente la necessità della pace e della cura degli uni verso gli altri, come insegnò San Benedetto quindici secoli fa”. Un tema, quello dell’attualità della Regola benedettina, che è stato ripreso da Padre Cassian nel corso della sua relazione “Vir Dei: San Benedetto Patrono d’Europa”, tenuta poco dopo la celebrazione eucaristica. “Il contesto sociale di oggi – ha sottolineato Padre Cassian – è molto simile a quello in cui visse San Benedetto. Ci sono tuttavia delle differenze – ha fatto notare – legate al rapido e diffuso progresso tecnologico che sembra produrre un’apparente ricchezza esteriore. Questa sembra andare di pari passo con un terribile regresso dal punto di vista dei valori umani, che sfocia in uno stato di profonda povertà interiore. La nostra società – ha rimarcato – è sicuramente in un cattivo stato di salute se pensiamo all’accidia collettiva, quel senso di scoraggiamento e pigrizia che provano non solo individui singoli ma anche gruppi, comunità e intere società, oppure all’inquinamento interiore dovuto al bombardamento di input sensoriali di tutti i tipi, che mettono in agitazione l’anima, o alla manipolazione della natura a nostro piacimento, compreso il corpo umano, rinnegando così la legge naturale: esempio recente la ‘teoria del gender’ e il presupposto che possiamo creare una nostra identità, visto che l’identità umana non ci è stata data da Dio. Tutto ciò correlato alle gradi crisi di paternità e maternità e alla dissoluzione del concetto di famiglia come nucleo di base della società”. “San Benedetto – ha proseguito Padre Cassian – dà una risposta chiara a questi problemi: con il lavoro, che rientra nel più grande disegno del bene comune; con il silenzio, per disintossicarsi agli input sensoriali e seguire più facilmente i movimenti del cuore; con la negazione assoluta della follia del mondo, che Papa Giovanni Paolo II chiamava ‘cultura della morte’; e con l’accoglienza della vita”. Il messaggio benedettino è quindi più che mai attuale, “ma ha bisogno – ha concluso il Priore di Norcia – di agenti umani per mettere nuove radici nel vecchio terreno europeo”.
La Fiaccola sarà a Subiaco il 2 aprile, a Cassino il 3 e a Norcia il 4, alle 21,30 per l’inizio delle solenni celebrazioni che si protrarranno anche nella giornata del 5 aprile, posticipate per la coincidenza con la settimana della Santa Pasqua.