Ospedale di Terni, la Lega chiede l’accesso agli atti: “Verificheremo gli sprechi di risorse”

TERNI – “All’ospedale Santa Maria di Terni esistono criticità e i fondi devono essere utilizzati nella maniera più corretta possibile”. È quanto dichiara il capogruppo regionale della Lega Nord, Emanuele Fiorini, annunciando la presentazione di una richiesta di accesso agli atti “per entrare in possesso di una serie di documenti amministrativi riguardanti l’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni per
verificare eventuali sprechi di risorse pubbliche”.

“Abbiamo richiesto – spiega Fiorini – ordini di spesa, delibere, note, importi e contratti. Vogliamo capire se si stanno facendo veramente gli interessi dell’Azienda ospedaliera e dei cittadini fruitori del servizio,
oppure quelli di qualcun altro. Vogliamo capire se tutto viene fatto con la massima trasparenza, evitando sprechi di risorse pubbliche e favoritismi dettati, magari, da logiche politiche. In particolare abbiamo chiesto copia delle carte, contenuti e spese sostenute, relative alla collaborazione tra azienda e privati come il Cerismas (Centro ricerche e studi in management sanitario); al rapporto intercorrente con la Tgc Eventi Srl; le note di affidamento incarichi e rinnovi con l’avvocatura e quelle relative alla gara della Global Service aggiudicato alla Cms di Bologna. Vogliamo avere copia delle delibere e note relative alla sperimentazione gestionale delle sale operatorie del Santa Maria di Terni presentate dalla 3M Italia srl,
finalizzata alla prevenzione delle infezioni del sito chirurgico”.

“Inoltre – spiega il capogruppo leghista – chiediamo di avere copia della delibera con cui vengono individuati e nominati i responsabili dei contratti di appalto in essere nell’Azienda ospedaliera e vogliamo far luce in merito all’istituzione presso l’azienda del ‘Responsabile della prevenzione e della corruzione’ e i relativi premi e incentivi. Le risorse destinate alla sanità sono insufficienti e l’ospedale di Terni presenta diverse criticità. È quindi opportuno – conclude Fiorini – che i fondi vengano utilizzati nella maniera più corretta e trasparente possibile”.

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