Paesaggio, intesa tra Regione e Fondazione umbra per l’architettura
Monitorare le trasformazioni del territorio e del paesaggio umbro e gli effetti prodotti dalle politiche regionali in materia di governo del territorio e sviluppo sostenibile. È questo l’impegno che è stato sottoscritto tra la Regione Umbria, rappresentata dall’assessore regionale all’Ambiente e Riqualificazione urbana Silvano Rometti, e la Fua–Fondazione umbra per l’architettura “Galeazzo Alessi”, rappresentata dal presidente, l’architetto Paolo Vinti. Nel protocollo d’intesa si riserva un’attenzione particolare alle dinamiche e tendenze evolutive delle modificazioni e degli interventi di recupero in ambito urbano, specialmente nei centri storici e sul patrimonio storico-architettonico diffuso sul territorio regionale.
La Fondazione umbra per l’architettura collaborerà con la Regione anche attraverso l’elaborazione di proposte progettuali su tematiche territoriali nell’ambito della programmazione comunitaria 2014-2020 e l’organizzazione di convegni e seminari finalizzati alla divulgazione di studi e ricerche per la sensibilizzazione e valorizzazione del territorio e del paesaggio.
La Regione Umbria, dal canto suo, si impegna ad aggiornare i professionisti che operano sul territorio nell’utilizzo delle innovative applicazioni informatiche geografiche che sono state sviluppate all’interno del Sistema Informativo Ambientale e Territoriale (Siat) regionale e sulle iniziative intraprese in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio, pubblicate e diffuse con i portali tematici istituzionali “UmbriaGeo” e “UmbriaPaesaggio”.
“L’Umbria – sottolinea Rometti – si distingue per la ricchezza e la bellezza del suo patrimonio paesaggistico e ambientale e le scelte della programmazione regionale sono state improntate coniugando la tutela e la valorizzazione di questo patrimonio identitario con le trasformazioni del territorio, la riqualificazione delle aree urbane, lo sviluppo socioeconomico. La collaborazione con la Fondazione umbra per l’architettura, con le professionalità e le competenze tecnico-scientifiche messe in campo – conclude – ci aiuterà a focalizzare al meglio criticità e potenzialità su cui intervenire ed accrescere la qualità paesaggistica, ambientale e urbanistica dell’Umbria”.