Pari opportunità, pubblicata la legge regionale sulle politiche di genere: “Grande significato simbolico”

PERUGIA – “È di grande significato simbolico  che la nuova legge regionale sulle politiche di genere  di cui si è dotata l’Umbria venga pubblicata oggi,  in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. È per noi donne esponenti dell’Assemblea legislativa e della Giunta regionale dell’Umbria  un atto particolarmente significativo aver contribuito ad approvare questa legge per la prevenzione e la lotta alle violenze contro le donne”.  È quanto affermano in una nota congiunta le presidenti della Regione Umbria, Catiuscia Marini,  dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, l’assessore regionale all’agricoltura, Fernanda Cecchini,  e la consigliera regionale Carla Casciari commentando la pubblicazione odierna nel supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Umbria della legge regionale su “Norme per le politiche di genere e per una nuova civiltà delle relazioni tra donne e uomini”, recentemente approvata dall’Assemblea legislativa dell’Umbria.

“La legge – hanno proseguito le quattro esponenti della Regione –, frutto di una ampia  concertazione, rappresenta un importante passo avanti  verso la rimozione degli ostacoli che impediscono la piena parità di genere  nella vita sociale, economica e culturale nella nostra regione. Il provvedimento, che si interseca con altre politiche e leggi regionali, dà anche ampio spazio alle azioni di contrasto alla violenza sulle donne. Attraverso il provvedimento abbiamo voluto assicurare il diritto alla protezione, all’accoglienza, al sostegno e al soccorso alle donne vittime di violenza maschile e ai loro figli minori, promuovendo  un sistema di servizi di prevenzione e contrasto alla violenza maschile  di cui  fanno parte il  Centro regionale per le pari opportunità, i centri antiviolenza, ma anche i punti di ascolto e  di emersione, tra cui quelli di accoglienza qualificati nelle aziende ospedaliere”.

“Le ricorrenze come quella di oggi – sottolineano Marini, Porzi, Cecchini e Casciari – contribuiscono a mantenere  alta l’attenzione sul dramma della violenza subìta dalle donne da parte degli uomini, e a fare un bilancio di ciò che è stato fatto e di quanto ancora c’è da  fare, come ci ricorda lo stillicidio di una  cronaca che continua a riportare come vittime tante, troppe donne. Quindi per accrescere l’efficacia di queste  ricorrenze  – concludono –  è importante che esse vengano supportate da azioni concrete, da un impegno mirato e continuativo per prevenire e combatte una piaga  intollerabile: ed  è questo che ci siamo proposti  con la nostra legge sulla cittadinanza di genere”.

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