Passignano, la 3° Festa Regionale di Cittadinanzanzattiva va in archivio con il sorriso
PASSIGNANO – Nutrita partecipazione per il convegno dal titolo: “Il ruolo delle organizzazioni di Cittadinanza attiva nella lotta alle disuguaglianze: oltre la partecipazione” che ha visto intervenire relatori di spicco nel campo sociale e partecipativo come Giancarlo Billi Presidente Cesvol Perugia; Walter Ganapini Direttore Generale Arpa Umbria; Anna Lisa Mandorino Vice Segretaria Generale Cittadinanzattiva; Giovanni Moro Consulente scientifico di FONDACA (Fondazione per la Cittadinanzattiva); Monica Paparelli Consigliera di Parità Regione Umbria. “La nostra associazione – ha detto Mandorino – ogni giorno cerca di ridurre le disuguaglianze tra i cittadini offrendo una facilitazione di accedere ai servizi a tutti i cittadini. Con l’aumentare delle disparità quello della conoscenza dei servizi diventa uno dei limiti più grandi per il cittadini che improvvisamente si trovano di fronte ad un problema, come una malattia o un accesso ai servizi scolastici, e non sanno come fronteggiare la situazione. Inutile dire che le problematiche maggiori sono legate alle cure oncologiche sia palliative che risolutive. Il nostro sistema sanitario ha compiuto 40 anni e resta uno dei migliori al mondo ma le discriminazione sull’accesso alle cure sono ancora molto forti specialmente tra nord e sud. Le visite e diagnosi che vengono effettuate a 72h dalla diagnosi, al nord sono l’80%, al sud il 77% e al centro il 72%; gli interventi chirurgici entro 60 gg sono al 100% al nord, 88% al centro e 77% (il campione è di milione di abitanti)”. Molte riflessioni sono state fatte sul mondo della finanza sconsiderata che non tiene conto delle persone in particolare Canapini ha evidenziato “come questo mondo si basi fortemente ancora sulle fonti fossili per l’energia spiegando che questa è una vera follia perché continuiamo ad aumentare l’inquinamento che favorisce i cambiamenti climatici e distrugge il nostro pianeta”. Giovanni Moro (figlio di Aldo Moro), da sempre impegnato nel sociale, ha sottolineato il paradosso di come l’uguaglianza si basi sulla disuguaglianza. L’aumento delle disuguaglianze provoca una rabbia crescente in chi viene lasciato indietro, questo fenomeno a livello sociale fomenta odio che quasi sempre sfocia in azioni provocatorie e destabilizzanti.