Perugia, appropriatezza degli esami di laboratorio. Sabato convegno alla Facoltà di Medicina

PERUGIA – Sabato 30 Maggio (inizio ore 9) presso le Aule della Facoltà di Medicina del Polo Unico, il Servizio di Patologia Clinica ed Ematologia dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, in collaborazione con la Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica, organizza un convegno dal titolo : “ Appropriatezza prescrittiva degli esami di laboratorio “. All’incontro scientifico partecipano professionisti di centri nazionali di eccellenza, oltre a quelli in servizio in Umbria e al S. Maria della Misericordia. Il tema è di grande attualità, e ne sottolinea l’importanza la Dott.ssa Carla Ferri, responsabile del Laboratorio di Analisi dell’Azienda Ospedaliera di Perugia :” Intendiamo ribadire il ruolo del professionista di Laboratorio impegnato a mantenere alto il livello di qualità delle prestazioni erogate, in stretta collaborazione con i clinici, ma abbiamo anche l’obbligo di scandire le linee guida per sottolineare quanto conti l’appropriatezza degli esami”. Per il convegno di sabato sono stati chiamati relatori di grande esperienza che operano in Ospedali di principale importanza assistenziale ,i Prof Gianfranco Cervellin di Parma e Antonio Fortunato di Vicenza, che tratteranno i temi sul corretto utilizzo dei markers cardiovascolari e sulla valutazione dello stato vitaminico D . Al Prof. Pierpaolo De Feo, endocrinologo del S. Maria della Misericordia è stata invece affidata la relazione sulla appropriatezza prescrittiva nella valutazione della funzione tiroidea. “ Per appropriatezza – sottolinea la Dott.ssa Ferri- si intende il grado con cui una procedura diagnostica o un esame è efficace, mirato, non eccessivo ed adeguato in senso quantitativo, fornito sia in regime di ricovero o ambulatoriamente, per rispondere ai bisogni del paziente”. Per dare un dato relativo unicamente alla sola attività del Laboratorio di Patologia clinica ed Ematologia del S. Maria della Misericordia, ogni anno vengono eseguiti 5 milioni di esami, equamente divisi tra utenti esterni e degenti.
“L’appropriatezza non può ridursi ad una mera questione di risparmio economico – osserva il Dr. Alfredo Villa, responsabile scientifico del Convegno, dirigente medico del Servizio di Patologia Clinica ed Ematologica dell’Azienda- occorre una sensibilizzazione dei medici di medicina generale e dei cittadini stessi. Da anni, prima ancora che in sanità si parlasse di risparmi, le Società scientifiche si battono per la riduzione di esami di laboratorio, perché inutili e a volte addirittura fuorvianti per il clinico preposto alla diagnosi. Dal convegno di Perugia ci aspettiamo proprio una condivisione delle rilevazioni sempre più condivise e cioè che almeno il 30% degli esami di laboratorio sono da ritenere superflui”.

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