Perugia, Borghesi (Pd): “Puntare di più sui fondi europei”
PERUGIA – Puntare di più sui fondi europei, vere opportunità per le amministrazioni pubbliche. A questo punta l’ordine del giorno del Partito democratico al Comune di Perugia e che vede come primo firmatario al consigliera Erika Borghesi, seguita da Alvaro Mirabassi ed Emanuela Mori.
“Le risorse provenienti dall’Unione Europea – spiega la Consigliera Comunale del Partito Democratico Erika Borghesi – sono ad oggi una grandissima opportunità. Con questo mio ordine del giorno ho voluto mettere in evidenza le risorse per migliorare la viabilità. Ma in generale gli ingenti finanziamenti dell’UE sono un’ importante risorsa e soprattutto un’opportunità da poter sfruttare anche in altri settori come ad esempio quelli dello sviluppo urbano sostenibile, dell’occupazione e dell’inclusione sociale, dall’ agricoltura e dello sviluppo rurale, dalla ricerca e dell’ innovazione, della crescita digitale, della competitività delle PMI, fino ad arrivare all’energia sostenibile e all’assistenza tecnica. La Regione Umbria – continua la consigliera Borghesi – è un’eccellenza nell’ambito del reperimento delle risorse europee, perché è una delle regioni che negli ultimi anni ha saputo spendersi meglio e con buon profitto nella progettualità finalizzata all’accesso a tali fondi e nella loro gestione. E’ necessario quindi che il Comune, specialmente in un periodo come questo in cui tale ente è sempre più in difficoltà di bilancio, abbia l’obbligo di cogliere queste occasioni, mettendo in campo una progettualità che dia la possibilità di accedere a questi ingenti risorse.”
Il documento sprona l’amministrazione a lavorare per concretizzare sviluppo e opportunità in arrivo dal Piano di sviluppo rurale 2014 – 2020. Si punta ad impegnare sindaco e giunta “ad individuare progetti di riqualificazione della viabilità comunale, che risponda alle caratteristiche delineate dal Programma e definite in modo particolareggiato dai bandi di assegnazione delle risorse per accedere ai fondi del Psr come la regimazione delle acque meteoriche, apposizione di guarda-mail, reti paramassi o altra segnaletica idonea, contenimento scarpate laterali, ponti su corsi d’acqua, rifacimento fondo stradale”. Per la Borghesi, nel documento firmato anche da Mori e Mirabassi, il Comune dovrebbe “monitorare tempi e modalità richieste dalla Regione Umbria per l’assegnazione dei fondi, in stretta relazione con l’ente per accedere a questa fondamentale voce di entrata; redigere preventivamente, se già non esistente, o quanto meno rivedere le necessità del territorio comunale e le caratteristiche compatibili con le richieste del Programma di Sviluppo, per presentare con celerità e senza indugio puntuali progetti, conservando tempo utile per il confronto con l’assise comunale”. In tutto ciò andrebbero coinvolte le “organizzazioni professionali agricole nel rilevamento dei fabbisogni di miglioramento delle infrastrutture viarie di servizio alle aree rurali, coerentemente con gli obiettivi e le finalità della sottomisura 7.2 del Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2014-2020, nell’interesse degli operatori agricoli e per il mantenimento del territorio”.