Perugia città “motoprotetta”, passa l’ordine del giorno di Camicia

PERUGIA –  Approvato questa mattina in IV Commissione Cultura con 10 voti a favore (maggioranza e Pd) e le due astensioni dei consiglieri M5S, l’odg del consigliere Cor Camicia su Perugia città moto protetta, per l’installazione in città di guard-rail salva motociclisti. L’odg era stato già ampiamente discusso lo scorso 8 agosto e poi il 4 ottobre, alla presenza sia dell’Assessore Casaioli che della Comandante della PM Nicoletta Caponi, che proprio nella seduta di ottobre, aveva fatto un resoconto sull’installazione dei dissuasori in città.

Come si ricorderà, l’atto di Camicia chiede di includere nel progetto Perugia città sicura, l’inserimento di un sistema di barriere stradali a difesa del motociclista –chiamato ANAS H2 Bordo Laterale-SM, dove SM sta proprio per Salva Motociclisti- in sostituzione degli attuali paletti di ferro installati dalla Polizia Urbana ai bordi delle carreggiate cittadine, pericolosi per i motociclisti in caso di incidente, rapportandosi con i vertici Anas per far si che anche sulla Perugia-Bettolle siano installate barriere SM. Nella seduta odierna, Camicia ha ribadito di considerare Perugia una città “palettizzata”, in cui invece “devono essere garantiti la sicurezza dei cittadini e il decoro della città stessa.” Camicia ha ribadito le critiche alla gestione del sistema di installazione dei dissuasori: “Sono sconcertato –ha detto- dalla mancanza di una programmazione, di una mappatura e di un piano dei costi. La politica sembra debole di fronte alle decisioni, discutibili, della dirigenza, per cui con questo ordine del giorno dobbiamo dare un segnale forte, politico alla città e alla dirigenza.”

La comandante Caponi, anch’essa presente in commissione, ha spiegato che alla base delle ordinanze relative ai dissuasori ci sono precise istruttorie che vengono fatte tenendo conto di sopralluoghi, del rispetto del codice della Strada e delle norme di settore, peraltro in accordo con la politica, e che i dissuasori, tutti obbligatoriamente omologati dal Ministero, rappresentano un rafforzativo del divieto di sosta laddove i cittadini non rispettano le regole. “In via Ppascoli –ha spiegato la comandante con riferimento alla notizia apparsa oggi sui giornali proprio sull’argomento- abbiamo messo i dissuasori, dopo due anni di monitoraggio, di sanzioni, di sopralluoghi, proprio perché non c’era altra soluzione, visto che la sosta era selvaggia, senza rispetto neanche dei disabili.”

D’accordo con l’ordine del giorno si sono detti tutti i consiglieri: per Nucciarelli (Perugia Rinasce)  bisogna tenere conto anche dell’aspetto estetico e del decoro della città, che di certo i dissuasori non aiutano; anche Vignaroli (Progetto Perugia), sottolineando, da un lato, la pericolosità di certi dissuasori che per i motociclisti possono diventare, in caso di incidente, causa di morte, ha sollevato la questione del decoro, che, a suo avviso, è ben più complessa e urgente. Sorcini (Fratelli d’Italia) ha tenuto a sottolineare che se alcuni dissuasori possono essere utili, la maggior parte sono inutili, quando non addirittura pericolosi; Tracchegiani (Forza Italia) ha invitato a capire, anche attraverso una mappa, dove i dissuasori possono essere utili e dove no. Entrambi, hanno invitato ad una riflessione sul posizionamento dei dissuasori davanti alle farmacie, dove spesso la sosta può essere dettata dall’urgenza della situazione.

Per i consiglieri del M5S, Giaffreda e Pietrelli, se alcuni dissuasori possono risultare pericolosi, soprattutto se posti in strade in cui la percorribilità è più veloce, non si può dire che siano inutili o dannosi a priori, almeno finché ci saranno persone che non rispettano le regole, impedendo ad esempio i marciapiedi a pedoni e turisti. Per il consigliere Mirabassi (PD), infine, l’odg apre una discussione sulla sicurezza stradale nel suo complesso, ma lo stessoha espresso perplessità sulla sua praticabilità.n Al termine del dibattito, il consigliere Giaffreda ha chiesto al proponente di modificare il dispositivo per renderlo più attuabile, ma quest’ultimo ha preferito metterlo in votazione nella sua versione originale.

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