Perugia, l’assessore Cicchi incontra le associazioni dei disabili: “Diventeremo una città inclusiva”
PERUGIA – Fondamentale incontro tra l’assessore al sociale Edi Cicchi e le associazioni dei disabili. Un appuntamento che si inserisce nel percorso avviato a novembre dalla giunta comunale con l’approvazione della delibera che si occupava di politiche inclusive e disabilità. I soggetti incontrati dall’assessore Cicchi sono stati quelli aderenti alle federazioni Fish e Fand e Centro per l’autonomia umbro.
Con questa rinnovata interlocuzione si punta ad elaborare un piano d’azione triennale, condiviso in primis dalle associazioni dei disabili che dia attuazione ai principi contenuti nella convenzione Onu sulla disabilità. Per fare ciò sono state avviate diverse azioni: innanzitutto un tavolo interassessorile, perché le politiche della disabilità investono diversi settori dell’attività comunale in particolare l’area welfare, la mobilità ed accessibilità, lo sviluppo urbano; inoltre per ogni area verrà istituito un tavolo interistituzionale; infine un ambito di confronto con le associazioni che sarà trasversale a tutte le aree considerate. La finalità dell’intera operazione è di rivedere a 360 gradi le politiche sulla disabilità, affinché i soggetti coinvolti possano vivere la città completamente e senza ostacoli che sono innanzitutto di natura culturale. “Questo sarà un notevole arricchimento per la nostra Perugia – ha detto la Cicchi – perché se saprà essere inclusiva per i suoi cittadini lo sarà anche per i tanti turisti disabili che chiedono di poter visitare la nostra splendida città” .
Dal confronto sono emersi due elementi: dare immediato avvio, innanzitutto, ai progetti di vita indipendente, che sono stati finanziati dal Ministero in virtù dell’aggiudicazione di apposito bando a cui il Comune di Perugia attraverso gli uffici dell’assessorato, ha partecipato e che si collegherà con quello di Terni, denominato “Start UP: Agenzia per la vita indipendente” anch’esso finanziato per ottimizzare le risorse e massimizzare i risultati. Vita indipendente significa avere la possibilità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e la capacità di propria scelta, che tutte le persone, comprese quelle con gravi disabilità, hanno diritto di assumere. Il secondo dato riguarda la necessità di avviare una interlocuzione con le altre Istituzioni competenti al fine di sviluppare politiche che facciano registrare un vero e proprio cambiamento culturale: “Occorre guardare alla disabilità con occhi diversi” sostiene l’assessore Cicchi “perché solo così potremo dichiarare Perugia una città inclusiva”.
Per fare questo è necessario elaborare un piano d’azione congiunto e condiviso che richiama lo schema di Agenda 22. “Questa rivoluzione – ha detto l’assessore Cicchi – sarà possibile solamente se tutte le Istituzioni competenti agiranno insieme, sviluppando un’azione connessa a largo raggio che parta dai piccoli interventi per arrivare alle grandi questioni. Usciamo dalla riunione con un arricchimento in più per tutti, oltre che un impegno reciproco, perché tutti hanno confermato la loro disponibilità a collaborare per raggiungere insieme quella che potremo definire una svolta epocale nelle politiche per le persone con disabilità. Abbiamo iniziato con un gruppo ristretto ma per raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo è necessario che anche altre associazioni possano dare il loro contributo” .
Ed infatti proprio le Associazioni presenti, aderenti a Fish e Fand, Unitalsi, Aism, Anmic Oltre la parola e Centro per l’Autonomia Umbro hanno espresso attraverso il loro portavoce Andrea Tonucci, la grande soddisfazione che il percorso intrapreso dal Comune di Perugia, come già accaduto a Terni, assicurando anche il loro contributo. Ora servirà definire un metodo di lavoro che consenta di riempire di contenuti concreti il percorso, traducendo la teoria dei diritti in pratica. In tutto questo l’esperienza maturata a Terni sarà una risorsa importante per arrivare a definire un piano d’azione sulle politiche per la disabilità.