Perugia, nuovi voucher: i consigli dei giovani consulenti del lavoro

PERUGIA – Dal 10 luglio sarà operativa la piattaforma di gestione dei ‘nuovi’ voucher per il lavoro accessorio. Lo strumento per le imprese prende il nome di Presto, un vero e proprio contratto di prestazione occasionale che si propone di colmare alcune lacune dei ‘vecchi’ voucher, mentre per i privati, o meglio identificati come famiglie, questo rapporto di lavoro potrà essere attivato attraverso il ‘libretto famiglia’. La prima novità è questa, la possibilità di utilizzo anche da parte dei privati: da qui le due causali, Lifa e Cloc, destinate a essere utilizzate nel modello F24. L’altra, invece, è di tipo economico. “In entrambi i casi i lavoratori non potranno incassare più di 5mila euro l’anno – spiega Roberto Girolmoni, presidente provinciale dell’Associazione giovani consulenti del lavoro di Perugia -, di cui non più di 2.500 euro da un singolo committente.

Famiglie e aziende, a loro volta, non potranno fruire di lavoro occasionale per più di 5mila euro all’anno, sommando tutti i lavoratori coinvolti”. L’acquisto sarà online e il committente potrà comunicare la prestazione occasionale un’ora prima dell’inizio del lavoro. “Entrambe le procedure saranno gestite dall’Inps tramite una piattaforma informatica – precisa Girolmoni -, su cui convergeranno i versamenti effettuati dai committenti, le informazioni relative alle singole attività svolte e gli importi effettivamente pagati ai lavoratori. Sarà poi l’Inps stessa ad effettuare i pagamenti. Si attende ora la realizzazione della piattaforma informatica e la pubblicazione di una circolare da parte dell’istituto di previdenza”. “Permane però il rischio di abuso – mette in guardia il presidente Girolmoni –, anche se questa tipologia di prestazione possono utilizzarla solo le aziende che non superano i cinque dipendenti a tempo indeterminato ed esclude il settore dell’edilizia e i lavoratori in appalto. Per tutti coloro che, invece, rientrano nel campo della sua applicazione è necessaria una cultura della legalità che consenta di conoscere bene le possibilità che concede la norma, per evitare di superare i limiti. Per gli esclusi, infine, restano percorribili le strade adoperate fino ad oggi, ovvero contratti a chiamata per tutte le prestazioni discontinue (ristoranti, alberghi, stabilimenti balneari, pubblici esercizi in genere, ma anche magazzinieri, facchini e commessi di negozio che non hanno limitazioni)”.

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