Perugia, si festeggia il Bicentenario della nascita del fondatore della fede Baha’i
PERUGIA – Domenica 22 ottobre a Perugia la conclusione delle iniziative per celebrare il Bicentenario della nascita del fondatore della fede Baha’i, data che verrà celebrata in tutto il mondo all’unisono dai Baha’i, che ricordiamo per diffusione geografica sono la seconda religione esistente.
I Baha’i sono presenti nella città di Perugia da 60 anni e documenti storici ne registrano la partecipazione fin dagli anni ’50 a Convegni ed Eventi interreligiosi e finalizzati alla realizzazione di una società di pace. Pace, tolleranza, unità, parità, diritti, giustizia sociale, sono, infatti, i temi portanti dei principi baha’i, derivanti dal nucleo fondante ed essenziale del messagio baha’i: la progressività delle religioni, ovvero il riconoscimento dell’unicità di Dio, che, al di là delle varie denominazioni, si è manifestato ripetutamente durante l’esistenza dell’umanità.
La comunità baha’i presente a Perugia ha scelto di celebrare il Bicentenario con 3 giorni di attività cominciate venerdì 20 ottobre con un incontro presso il centro baha’i di Perugia. Sabato 21 ottobre dopo aver organizzato attività ricreative per bambini e adoloescenti nel pomeriggio, i baha’i hanno celebrato la speciale ricorrenza con una conferenza e una bella festa presso la loro sede , festeggiamenti aperti ai tanti che a vario titolo negli anni hanno collaborato e condiviso l’interesse e l’impegno per la pace.
ultimo appuntamento del programma sarà domenica 22 con un incontro presso la Sala S. Anna alle ore 17.00, comprensivo di una presentazione della figura del fondatore e una parte dedicata a lettura di brani e preghiere, seguirà una parte conviviale presso la sede perugina sita in via Caprera 1. Le celebrazioni per il bicentenario dalla nascita del fondatore della fede baha’i in tutto il pianeta stanno assumendo, visto le preoccupanti relazioni internazionali, un’importanza simbolica, perché più alto e più corale venga innalzato il suo messaggio, che invita tutti a mettere da pari differenze in nome della pace e di un benessere che possa essere proprio dell’umanità intera.
Il programma che vedrà svolgersi in tutta Italia le celebrazioni del bicentenario è stato presentato la scorsa settimana alla camera dei Deputati, e in questa settimana il Bicentenario sarà celebrato nella maggior parte delle città italiane.
SCHEDA BAHA’U’LLAH
Bahá’u’lláh, il cui nome significa Gloria di Dio, nacque in Persia nel 1817, da una famiglia di nobile estrazione, che lo educò secondo i canoni del tempo e il rango che gli spettava, ma egli da subito decise di dedicare le Sue energie alla cura dei poveri, senza mostrare alcun interesse per la posizione sociale o per la notorietà.
Nel 1844 aderisce alla Fede babì e ne diviene un importante sostenitore, rifiutando definitivamente incarichi politici e la vita di corte. Per la sua appartenenza a detta fede nel 1852 viene costretto in catene e in esilio, nel 1863 in esilio a Bagdad dichiarò di essere anch’egli un Messaggero di Dio. Gli vengono inflitti quarant’anni di sofferenze, una serie di esili e detenzioni, subisce campagne per diffamare il Suo nome e condannare i Suoi seguaci, violenze sulla Sua Persona, ignobili attentati alla Sua vita, l’espropriazione di tutti i Suoi averi, ma Egli per quattro decenni continuerà a spiegare, illustrare e scrivere migliaia di versetti, lettere e libri. Nei Suoi Scritti, Egli ha delineato una struttura per lo sviluppo di una civiltà globale che tiene conto sia delle dimensioni spirituali sia materiali della vita umana. Vessazioni e esili proseguono sino al Suo imprigionamento nella città fortezza di Akka, ove per raggiuntà senilità e per l’assoluta buona condotta sua e di tutti i seguaci imprigionati con lui, gli vengono concessi gli arresti domiciliari in Bahji, sobborgo di Akka. Lascia il mondo terreno nel 1892.
FEDE BAHA’I
La Fede bahá’í è presente in ogni nazione del mondo, con circa 43.000 comunità e 8 milioni di fedeli che cercano di dare il loro contributo al progresso della civiltà umana, e abbraccia più di 2.100 gruppi etnici, che compongono una tra le comunità più diverse del pianeta. In Italia la presenza dei baha’i si registra dagli inizi del ‘900, oggi sono presenti in più di 250 località.
La provenienza dei suoi membri dalle più diverse estrazioni sociali ed etniche fornisce alla comunità un carattere fortemente multiculturale che è una delle sue principali ricchezze.
Il principio fondamentale della dottrina bahá’í è l’unità, vale a dire il superamento di qualsiasi frammentazione nazionale, razziale, politica, religiosa e sociale. Le diversità non sono motivo di scontro, ma di confronto e di arricchimento. L’uguaglianza fra uomo e donna è un altro degli insegnamenti bahá’í. Diretta conseguenza di questa impostazione del vivere è una pace vera e duratura.
La Fede baha’i è organizzata a livello mondiale con un coordinamento che risiede ad Haifa in Israele, a pochi chilometri da Akka dove è morto Baha’u’llah.
COMMENTI SU BAHA’U’LLAH:
Alcuni autorevoli personaggi hanno potuto conoscere Baha’u’llah e il suo messaggio, cosi si sono espressi:
«La Fede bahá’í è un conforto per l’umanità» , Mahatma Ghandi
«Il movimento bahá’í per l’unità dell’umanità è, a mio parere, il più grande movimento che oggi operi per la pace e per la fratellanza universali» Auguste Forel, Scienziato
“Gli insegnamenti di Bahá’u’lláh… ci presentano ora la forma di insegnamento religioso più alta e più pura… “ Leo Tolstoj, autore russo
«Una religione che unisce tutti i credi… una religione basata sull’intimo spirito di Dio… Insegna che tutti gli odi, gli intrighi, i sospetti, le male parole, persino ogni aggressivo patriottismo, sono estranei all’unica, essenziale legge di Dio e che i credi particolari non sono che la superficie delle cose mentre il cuore che pulsa di divino amore non conosce tribù o razze» Regina Maria di Romania