Perugia, sostegno alla genitorialità: la Uil presenta le sue proposte
PERUGIA – Sostegno alla genitorialità una, ai disoccupati anche quelli che perdono il lavoro a pochi anni dalla pensione l’altra. Sono pensate per migliorare le condizioni di vita di queste categorie le due proposte di legge della Uila (Unione italiana dei lavori agroalimentari) per le quali il sindacato sta sostenendo, con lo slogan ‘Due firme per fare bene al mio Paese’, una raccolta firme. Come per tutte le proposte di legge nazionali di iniziativa popolare, infatti, servono almeno 50mila firme per ognuna entro 6 mesi per presentarle in Parlamento. A illustrare, a Perugia mercoledì 13 dicembre, i contenuti delle due misure Pietro Pellegrini e Daniele Marcaccioli, rispettivamente segretario nazionale e regionale dell’Umbria di Uila. L’iniziativa, che ha il patrocinio di Uil, ha visto l’apertura della raccolta firme il 23 ottobre e proseguirà cercando di far conoscere i contenuti delle proposte il più possibile. I gazebo saranno nelle piazze per la raccolta firme e a Perugia il prossimo appuntamento è il 13 gennaio dalle 8 alle 12 a piazzale Umbria Jazz in occasione del mercato del sabato. “In Umbria, conoscendo le vertenze che sono oggi in essere e le conseguenze che potrebbero portare – ha commentato Marcaccioli –, sicuramente queste proposte, se verranno accolte e diventeranno legge, daranno un contributo a una situazione difficile”. Al segretario Pellegrini il compito di illustrare i contenuti delle proposte.
“La misura sulla genitorialità – ha spiegato Pellegrini – va nella direzione del sostegno di mamme e papà che lavorano. All’articolo 1 prevediamo l’innalzamento dall’80 per cento attuale al 100 per cento della retribuzione riconosciuta alla lavoratrice durante la maternità obbligatoria. L’articolo 2 aumenta da 4 a 30 i giorni di congedo obbligatorio del padre nei primi mesi di vita del bambino. L’articolo 3 incrementa l’indennità corrisposta dall’Inps per il congedo parentale facoltativo che spetta a entrambi i genitori entro i 6 anni del bambino dal 30 per cento attuale al 50 per cento della retribuzione”. L’articolo 4, infine, prevede la possibilità per la mamma lavoratrice di chiedere il part-time alla fine della maternità fino al primo anno di età del figlio senza la corrispondente riduzione della retribuzione. Dai genitori, nella seconda proposta di Uila si passa ai disoccupati e a chi è escluso dall’anticipo pensionistico gratuito. “La Naspi, ammortizzatore sociale contro la disoccupazione involontaria – ha aggiunto Pellegrini –, sostiene il reddito del disoccupato fino a 24 mesi e dal terzo mese, ogni mese, prevede un decalage del 3 per cento. L’articolo 1 della nostra proposta chiede di abolire il decalage, mentre l’articolo 2 elimina il tetto della contribuzione figurativa che lega i contributi pensionistici all’effettiva erogazione economica”. L’articolo 3 chiede di rendere strutturale l’Ape sociale, (anticipo pensionistico sperimentale fino al 31 dicembre 2018) e di estenderla al disoccupato che ha perso involontariamente il lavoro. Prevede, inoltre, di ridurre il requisito contributivo per accedervi dagli attuali 30 anni a 20 anni. “Crediamo che – ha concluso Marcaccioli – se queste proposte diventeranno legge riusciremo a dare un sostegno importante alla genitorialità, quindi alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro, e a chi involontariamente perde il lavoro anche a ridosso della pensione. Faccio un appello perché abbiamo bisogno di far conoscere questa iniziativa anche al di fuori degli ambienti di lavoro, chiediamo a tutti i cittadini di sostenerci”.