Perugia, uno studio di fattibilità per la funzionalità del Ponte di Montemolino
PERUGIA – “Avvieremo uno studio di fattibilità per approfondire e studiare tutti gli interventi necessari a restituire la piena funzionalità del Ponte sul fiume Tevere di Montemolino, sulla strada regionale 397”. E’ quanto ha affermato l’assessore regionale alla viabilità Giuseppe Chianella, al termine della riunione alla quale hanno partecipato – riferisce una nota della Regione – la rappresentante della Provincia di Perugia con delega alla viabilità, Erika Borghesi, i sindaci di Monte Castello di Vibio, Fratta Todina, Marsciano, San Venanzo ed alla quale ha dato la propria adesione anche il Comune di Todi.
“Questo ponte – ha spiegato l’assessore Chianella – fu realizzato nel 1915 ed è utilissimo per collegare Marsciano a Todi attraverso i territori di Fratta Todina e Monte Castello di Vibio. Un primo adeguamento è stato realizzato dalla Provincia di Perugia nel 2012 con un intervento di consolidamento ed adeguamento antisismico che servì per garantire la funzionalità dell’infrastruttura, sia pure con le limitazioni tuttora in vigore e cioè il senso unico alternato, l’installazione in un impianto semaforico ed il limite di portata di 20 tonnellate”.
“Il ponte è perfettamente agibile e non ha nessun problema strutturale – ha aggiunto Chianella – ma le istituzioni locali giustamente hanno richiesto di ripristinare la piena funzionalità. E proprio per questo motivo abbiamo concordato che la Provincia di Perugia realizzi uno studio di fattibilità per valutare gli eventuali interventi possibili per restituire al territorio un infrastruttura non soltanto senza limitazioni di carreggiata o di portata ma anche migliorata così da renderla fruibile”.
“Perfettamente d’accordo su questa impostazione” si è detta la consigliera delegata della Provincia di Perugia, Borghesi, che ha garantito l’immediata attivazione degli uffici tecnici provinciali. “La richiesta dei Comuni interessati è assolutamente giusta e condivisibile. La Provincia di Perugia ha sempre seguito questa problematica e continuerà a farlo nell’interesse dei cittadini e dei comuni che vedono in questa infrastruttura un importante strumento non soltanto per il sistema viario ma anche a supporto dell’azione di promozione turistica e delle attività economiche e del territorio”.