“Porte aperte al Trasimeno”, grande successo per l’iniziativa: turisti arrivati da tutta Italia
E’ stata un grande successo l’iniziativa messa in piedi dall’Unione ristoratori e albergatori del Trasimeno (Urat) per lo scorso fine settimana. Un evento che ha messo a disposizione il pernottamento gratuito per coppie e-o famiglie, coinvolgendo tutti gli otto comuni del Comprensorio.
Sono arrivati turisti da tutta Italia, in particolare da Lazio, Marche, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Campania e Sicilia. Grande soddisfazione nelle parole del presidente Urat, Michele Benemio: “Una prima edizione che sin da subito ha fatto ben sperare, poco dopo l’apertura delle prenotazioni erano già arrivate tantissime richieste. Ma siamo molto soddisfatti anche perché chi ci è venuto a trovare ha anche partecipato alle iniziative messe in piedi per far conoscere il territorio”. Sia sabato che domenica infatti sono stati proposti percorsi storico culturali, tour enogastronomici, mercatini, attività sportive all’aria aperta, degustazioni e molto altro.
“Un lavoro di squadra, insieme alle amministrazioni e alle realtà del territorio per dare nuovo slancio al Trasimeno – continua il presidente – perché quando si fa sistema, il successo è assicurato. Il lago sta vivendo un momento importante, le ottime presenze avute nei Ponti di Primavera ci fanno ben sperare per questa stagione turistica”. Una prima edizione a cui farà seguito un’altra. “Già siamo al lavoro per studiare al meglio l’appuntamento del 2018. Vogliamo che il lago venga promosso nel modo più consono. Molti dei turisti che hanno preso parte all’evento hanno già prenotato o mostrato interesse per tornare a trovarci e non solo in estate”.
“Con Porte Aperte – conclude il presidente Benemio – abbiamo proposto una offerta integrata di grande qualità. Le strutture ricettive e i territori, con Comuni e associazioni, hanno proposto il meglio, offrendo attività per vivere il Trasimeno. Questo significa voler migliorare, perché l’obbiettivo è riuscire a essere più attrattivi dando una prospettiva futura al territorio guardando anche ai nostri giovani”.