Presepi in Umbria, tra curiosità, tradizioni e tecniche
L’Umbria può vantare una storia e tradizioni molto rilevanti per quanto riguarda il variegato mondo dei presepi. Ma soprattutto vanta un primato. Infatti è la prima regione d’Italia in cui è stato realizzato il primo presepe. Si parla di quasi ottocento anni fa. Era la notte della vigilia di Natale del 1223, quando a Greccio, San Francesco allestì il primo presepe vivente della storia. Oggi in Umbria ce ne sono tanti e di ogni tipo. Da quello artistico di Ferentillo allestito nella chiesa di S.Maria Assunta e sempre diverso e ricco di particolari, a quello monumentale di Città della Pieve, costruito da abili artigiani che si impegnano dai primi di ottobre fino al periodo natalizio; il presepe di Città della Pieve è diventato uno dei più importanti d’Italia e meta ogni anno di migliaia di visitatori: quello nel pozzo a Orvieto che ogni anno si rinnova per offrire ai suoi visitatori uno spettacolo sempre nuovo e coinvolgente. La peculiarità del presepe sta nella sua ambientazione, l’ultima grande grotta del percorso ipogeo del pozzo della cava. E poi a Petrignano d’Assisi il presepe vivente che si distingue dagli altri soprattutto per le finalità benefiche; ogni anno il ricavato del presepe viene devoluto a enti e associazioni meritevoli di sostegno e solidarietà. Per poter realizzare il presepe vien coinvolta tutta la comunità, ciascuno mette a disposizione il proprio tempo libero fin da novembre trascorrendo i pomeriggi a costruire e montare le scene e realizzare i costumi. Anche a Marcellano è possibile vedere un presepe vivente realizzato all’interno del castello del XII° secolo. A Budino, in una frazione di Foligno, da oltre vent’ani viene allestito un presepe meccanizzato, molto caratteristico, che negli anni si è arricchito sempre di più di scene rappresentative delle arti e dei mestieri del territorio umbro. A Rasigna, sempre nel folignate, va in scena la manifestazione denominata “Natale a Rasiglia”, un presepe vivente, sul modello francescano, che prevede la riproduzione della scena della natività contestualizzata in una tipica giornata agli inizi del ‘900. Un altro presepe vivente viene organizzato per le vie del centro storico a Acquasparta
conciliandosi perfettamente con le numerose botteghe di antichi mestieri, i punti di degustazione tipici del luogo, per trasmettere congiuntamente un unico messaggio: quello evangelico. Qui ogni anno viene affrontato un tema differente: attraverso degli attori sparsi per le vie del presepe il visitatore inizia un viaggio interiore che lo accompagnerà fino alla grotta. Spostandosi a Gubbio, dove si può vedere l’albero di Natale più grande del mondo, oltre che al presepe a grandezza naturale situato nel quartiere San Martino, mentre il quartiere di San Pietro propone il presepe vivente con le rappresentazioni degli antichi mestieri. E per finire, presepi d’Italia a Massa Martana, la mostra nazionale del presepe artistico, che ogni anno coinvolge decine di presepisti provenienti da tutte le regioni d’Italia che espongono le loro opere. Oltre a ciò immancabile l’appuntamento con il Presepe di Ghiaccio più grande d’Italia, realizzato tutto in ghiaccio e grazie a delle luci speciali si creano degli effetti particolari che “impreziosiscono” con i colori delle pietre preziose come l’ambra, il rubino, lo smeraldo, l’intera opera d’arte.