Province, Lattanzi dopo l’Assemblea dei presidenti: “Governo fermi i tagli e dia risorse agli enti”
TERNI – “Il governo fermi i tagli e preveda al più presto risorse adeguate per far funzionare le Province e garantire i servizi”. Lo dice il presidente della Provincia Giampiero Lattanzi commentando l’esito dell’assemblea nazionale dei presidenti di Provincia svoltasi a Roma, al quale ha partecipato. “Come Provincia di Terni – aggiunge – siamo perfettamente in linea con quanto dichiarato dal presidente dell’Upi nazionale Variati a proposito dei tagli ai bilanci che per noi sono illegittimi”.
“Tanto è vero – ricorda – che, a proposito di quelli 2016 previsti nel decreto legge e nei successivi decreti ministeriali, abbiamo presentato ricorso al Tar del Lazio sostenendone l’incostituzionalità. Nel ricorso diciamo che i tagli hanno impedito alla Provincia l’espletamento delle funzioni fondamentali e quindi l’erogazione dei servizi al cittadino. Non essendo stata approvata con il recente referendum la riforma costituzionale, tali tagli risultano oggi ancor di più ingiustificati”. Dal governo non sono arrivati atti concreti e in questa situazione si va verso l’inevitabile paralisi di ogni prestazione al cittadino. Dalle strade alle scuole, fino ai controlli sul territorio e ai servizi ai Comuni, che sono ormai a regime, si sta andando inesorabilmente verso la paralisi.
Non ce la possiamo fare ad approvare i bilanci, i 650 milioni in meno previsti per quest’anno, poi, rischiano seriamente di essere il colpo di grazia. La riforma delle Province avviata con la legge Delrio – osserva ancora il presidente – necessita di una revisione per via della bocciatura della proposta di riforma costituzionale. Con la vittoria del NO infatti le Province mantengono il ruolo di enti di area vasta con funzioni fondamentali su scuole, viabilità, trasporti e supporto ai Comuni.
Non si tratta quindi di cancellare la legge ma, anzi di darle le gambe al più presto aggiornandola. Senza risorse però questo non è possibile. Non stiamo difendendo poltrone, nessun amministratore percepisce un centesimo, stiamo difendendo servizi e diritti fondamentali. Con la Regione Umbria inoltre – conclude Lattanzi – si è avviato nei giorni scorsi un importante percorso per ridefinire le funzioni delle due Province umbre a fronte della mutata situazione post referendum”.