Raduno nazionale dei Campanari d’Italia a Gubbio
GUBBIO – Domani mercoledì 24 e giovedì 25 aprile, si terrà il 59° RADUNO NAZIONALE CAMPANARI D’ITALIA e 250° ANNIVERSARIO DELLA FUSIONE DEL CAMPANONE. L’evento è un’ occasione per riconfermare il valore storico del Campanone per la Città e dei Campanari che lo fanno funzionare con grande destrezza e maestria, in un rapporto regolato dalla convenzione con il Comune. Il 59° Raduno Nazionale dei Suonatori di Campane è organizzato, con il patrocinio del Comune di Gubbio, dalla Compagnia Campanari del Palazzo dei Consoli, in stretta collaborazione con la Federazione Nazionale dei Suonatori di Campane – presidente Eles Belfontali e con il sostegno, tra gli altri, della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Piazza Grande è il luogo che vedrà le esibizioni delle scuole italiane di suonatori di campane domani e dopodomani 25 aprile. I sistemi di suonata presenti saranno l’Ambrosiano, il Bolognese, il Friulano, il Ligure, il Marchigiano, il Veronese. Parteciperà anche una delegazione dei suonatori di campane dalla Gran Bretagna che presenterà il sistema inglese. Dal pomeriggio di domani 24 aprile si potrà assistere a questi particolarissimi ‘concerti’, e la serata si concluderà con la presentazione di un libro edito dalla EFG – Edizioni Fotolibri Gubbio, con due approfonditi studi: uno di Vincenzo Ambrogi “LE CAMPANE DI GUBBIO” e uno di Fabrizio Cece “LA FUSIONE DEL CAMPANONE DI GUBBIO 1769”. La fusione avvenne dunque in quel lontano 1769 e per questa occasione i campanari intendono festeggiare il suo 250° compleanno. In apertura verrà presentato anche un breve video di Francesco Pelicci dal titolo “…VISTO DA VICINO…”. Al termine della manifestazione si potrà assistere ad alcuni tiri dimostrativi con la balestra, grazie agli armigeri della Società Balestrieri. Il 25 aprile prima della “sonata” del Campanone alle ore 12, si esibiranno gli Sbandieratori della città di Gubbio, in occasione del loro 50° anno di nascita. Un insieme di eventi che i Campanari hanno organizzato per salutare il Campanone che, nonostante la veneranda età, ha il pieno comando sulla torretta del Palazzo dei Consoli, da dove si lancia il saluto sonoro più travolgente.