Referendum, il sottosegretario Bocci a Panicale per sostenere le ragioni del Sì: “Una riforma per invertire la rotta”

PANICALE – “Una riforma per invertire la rotta e restituire orizzonte alla politica”. E’ questo il messaggio che ha lanciato il sottosegretario agli Interni Gianpiero Bocci a Panicale per parlare di referendum, insieme al consigliere regionale Andrea Smacchi e a Lorenzo Cerboni, presidente della cooperativa Isola. Ad introdurre è stato proprio Cerboni: “Credo fortemente in questa riforma – ha detto – che è necessaria per uscire da questo status quo di immobilità e che non dà abbastanza risposte ai cittadini”.

“Non siamo più al passo con i tempi – ha proseguito il consigliere regionale Andrea Smacchi – i governi non reggono più. Il prossimo 4 dicembre dovremo fare una scelta verso il futuro, per cambiare un sistema istituzionale non più al passo con i tempi e non più in grado di dare le giuste risposte ai cittadini. Superando il bicameralismo perfetto saremo in grado di fare leggi snelle in tempi certi e ridurremo i contenziosi mettendo ordine al rapporto tra Stato e Regioni. Se perdiamo l’occasione di questa riforma, non saremo in grado di fare altro per i prossimi 30 anni”. Conclusioni affidate al sottosegretario Bocci: “La politica – ha detto – deve stare tra la gente. Oggi alla politica manca la strategia, l’orizzonte per disegnare la città o la regione che vogliamo. Oggi la politica non attrae più e allora dobbiamo trovare più strumenti di partecipazione perché c’è anche una crisi di rappresentanza a tutti i livelli. Questa riforma è utile per invertire la rotta: è saltato il concetto di comunità a fronte di uno spiccato personalismo. Quindi occorre sostenere convintamente le ragioni del Sì; anche se non è la riforma perfetta però è l’unica che oggi abbiamo per uscire da questa palude e uscire dall’emergenza continua”.

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