Regione, Squarta (Fdi): “L’Umbria investa sugli asili nido aziendali”
PERUGIA – “I ritardi e le scelte sbagliate della politica non incidano sulle scelte dei genitori di mettere al mondo un figlio. La Regione deve risparmiare milioni di euro dagli affitti delle Asl per investire sul modello degli asili nido aziendali”. È quanto dichiara il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Marco Squarta. “L’Umbria – spiega il capogruppo FdI -continua a spopolarsi. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istat siamo 891 mila abitanti, quasi 97 mila sono stranieri, l’8,2 per cento ha più di 80 anni. Siamo la terza regione più vecchia d’Italia per età media (46 anni) e purtroppo sempre più persone preferiscono andarsene con riflessi drammatici per la nostra economia”.
Per Squarta “le politiche assistenziali non pagano se non vengono associate a politiche adeguate di investimento. A cosa servono 80 euro di bonus se poi mandare un figlio all’asilo nido ne costa 400? Sicuramente è necessario attivare, immediatamente, il bando regionale per l’abbattimento delle rette dei nidi. La Regione è in gravissimo ritardo e le risorse sono da tempo allocate sul Fondo sociale europeo ma il rimpasto dei dirigenti ha bloccato ogni procedura. Ulteriori risorse si potrebbero tranquillamente reperire abbattendo le spese spropositate che tuttora sostiene l’Asl per l’affitto di varie sedi, per un ammontare di svariati milioni di euro. Questi soldi potrebbero essere investiti, ad esempio, per pianificare di concerto coi comuni una razionalizzazione dell’offerta dei nidi creando poli a servizio di più soggetti, sia pubblici che privati, sul modello dei nidi aziendali”.
“L’efficienza dei servizi – conclude Squarta – resta sempre l’unica risposta alla libertà degli individui, compresa la nascita di un figlio, rispetto a sterili politiche di assistenzialismo che determinano solo esborsi di risorse senza benefici a lungo termine. Le scelte sbagliate della politica non possono incidere in maniera così determinante sulla scelta di una coppia di mettere al mondo un figlio”.