Regione, Testo unico sul turismo, proposta di legge per l’albergo diffuso
PERUGIA – I consiglieri regionali Luca Barberini, Gianfranco Chiacchieroni, Andrea Smacchi (Pd), Sandra Monacelli (Udc) e Maria Rosi (Ncd), hanno presentato una proposta di legge per modificare il “Testo unico in materia di turismo”, in modo da favorire una maggiore promozione dell’albergo diffuso come modello di accoglienza.
“La presente proposta di modifica della legge 13/2013 – affermano i firmatari dell’atto – si prefigge lo scopo del concreto recupero e del pieno utilizzo dei borghi e dei centri storici dei comuni di medie-piccole dimensioni, all’indomani della loro ricostruzione post terremoto. L’Umbria ha un eccezionale patrimonio in termini di cultura, storia, arte, tradizione, paesaggio e ambiente, con numerosi borghi e centri storici che, se recuperati, valorizzati ed effettivamente utilizzati, possono rappresentare un’attraente e vincente offerta turistica. L’albergo diffuso – proseguono i consiglieri – è un modello di accoglienza rispettoso dell’ambiente e dell’identità dei luoghi che consente ai turisti di immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali, godendo, oltre che dei servizi necessari, anche dell’accoglienza di un’intera comunità. I centri e i borghi storici recuperati possono quindi rivitalizzarsi mantenendo al loro interno una complessità di funzioni, residenziali, commerciali e artigianali.
Punto di forza del modello di ospitalità dell’albergo diffuso è, quindi, quello di promuovere, in modo assolutamente innovativo, uno sviluppo turistico di qualità e nuove opportunità di impresa e lavoro, utilizzando al meglio il patrimonio edilizio esistente e facendo altresì leva sulle tradizioni e sul contatto diretto del turista con le unicità e le autenticità dei territori.
La proposta di modifica – evidenziano – pertanto sostituisce l’attuale definizione di albergo diffuso contenuta nella legge regionale 13/2013, non esaustiva in termini di valorizzazione delle potenzialità dell’ “ospitalità diffusa” e, soprattutto, rimasta priva di attuazione poiché collegata all’approvazione di un atto della Giunta”.