Rifiuti, la Dorillo sotto tiro: la Lega e il M5S all’attacco, i sindaci la difendono
TRASIMENO – Alessia Dorillo, la nuova presidente del Cda della Tsa, al centro della bufera. Attaccata dalla Lega Nord, che legge la sua nomina come una logica da vecchia politica, e difesa dai sindaci del Trasimeno e dal segretario dem Giacomo Leonelli. “La nomina della Dorillo conferma l’incapacità del Partito democratico di distinguere tra piano istituzionale e piano politico. La scelta della Dorillo – spiega il Carroccio – è solo l’ultimo caso di esponenti politici del Pd giunti a “fine carriera” o “bocciati” dalle urne (come nel caso della DORILLO, attualmente prima dei non eletti del Partito Democratico alle elezioni regionali) e “ricollocati” in ruoli di agenzie e società. In un momento così delicato come quello attuale, la Tsa aveva bisogno di una figura con esperienze specifiche nel settore della gestione dei rifiuti e politicamente indipendente, entrambe caratteristiche che la Dorillo non può assicurare. Massimo rispetto per la persona, per la sua appartenenza e per il suo curriculum professionale e politico, ma su quale forza ed autonomia potrà contare Tsa nelle difficili questioni sul tavolo?”.
Sulle barricate il Movimento 5 Stelle che ha presentato anche una interrogazione in Regione per “conoscere quali specifici titoli accademici e professionali abbia maturato Alessia Dorillo per ricoprire l’incarico di presidente della Tsa (Trasimeno servizi ambientali), oltre alle esperienze politico-comunicativo-elettorali, oltre alla robusta militanza e all’appartenenza partitica”. Per Liberati e Carbonari “Alessia Dorillo è totalmente priva di competenze nel settore della gestione dei rifiuti. Un settore delicatissimo non solo per complessità finanziaria e operativa, ma soprattutto alla luce delle vicende di cronaca, ampiamente sotto i riflettori della magistratura, della Direzione distrettuale antimafia, delle Commissioni antimafia ed ecoreati. Ma anche sotto i riflettori della Regione stessa, proprio in considerazione della scadente gestione del ciclo rifiuti in Umbria, con ulteriori gravi anomalie sin qui reiteratamente individuate dalla Prefettura di Perugia e ancora oggetto di estesi approfondimenti”.
A difenderla però scendono in campo i sindaci del Trasimeno e di Corciano. “La nomina di Alessia Dorillo è espressione unanime dei soci presenti all’assemblea, sia di quelli pubblici che dei privati. Un tale consenso riflette chiaramente l’indiscussa opinione positiva sulla idoneità professionale e morale, non solo di Dorillo ma di tutte le figure che in base alle norme statutarie sono state indicate dai soci nel nuovo Cda della Trasimeno Servizi Ambientali e che dal punto di vista legislativo non presentano alcun termine ostativo per inconferibilità o incompatibilità degli incarichi assegnati. Si rileva pertanto che lo spirito che l’ha motivata, è stato appunto basato sulla competenza. La volontà – dicono – in particolare dei soci pubblici rappresentati dai sindaci del Trasimeno e Corciano, è stata quella di costituire un Cda solido che vede al suo interno professionisti di evidente esperienza e affidabilità (un geologo, un bancario, dirigenti di aziende e una figura come quella di De Paolis che nell’ambito dell’interdittiva che grava su Gesenu è stato identificato come garante di trasparenza e legalità). E’ chiaro quindi come la scelta vada osservata nella sua completezza e per quanto concerne Dorillo, che nutre decennale esperienza con performance più che positive in ruoli gestionali ma anche nei rapporti tra il pubblico e il privato, l’essere risultata la prima dei non eletti alle ultime regionali come espressione del Trasimeno (e senza avere mai avuto ruoli amministrativi) è garanzia di radicamento sul territorio e di fiducia diffusa da parte dei cittadini, non certo del contrario, e rappresenta la volontà di dare seguito a sistemi di rinnovamento e stima delle risorse umane più preparate e promettenti del nostro panorama. Ad Alessia Dorillo confermiamo il nostro sostegno ed auguriamo buon lavoro”.