Sanità, scongiurare il depotenziamento dei piccoli laboratori di analisi
PERUGIA – “Nell’ottimizzare i servizi e potenziare le tecnologie non bisogna depotenziare i laboratori analisi in piccoli ospedali e poli sanitari”. È quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Ricci (Misto-Rp/Ic) annunciando la presentazione di una interrogazione sulla delibera della Giunta ‘971/2018’ che, “in previsione del nuovo Piano sanitario regionale, ha definito un nuovo modello per la rete regionale dei servizi di diagnostica di laboratorio, che determina il 60/70 per cento delle decisioni cliniche”.
Con la sua interrogazione, Ricci domanda alla Giunta “quali sono i risultati attesi e gli effetti nei servizi di questo nuovo modello organizzativo”. In particolare l’atto punta l’attenzione “sulle attività di diagnostica di laboratorio nei piccoli ospedali e poli sanitari locali, dove si rischia di depotenziare i laboratori di analisi”, e chiede “quali modifiche si determineranno nelle risorse e anche nel personale”.
Nell’atto Ricci spiega che “il sistema proposto, secondo il modello Hub (grandi poli) e Spoke (piccoli, integrati in rete con i centri Hub, con prevalente attività di prelievo, ma non di analisi), ridefinisce il ruolo dei singoli laboratori anche attraverso l’utilizzo di tecnologie informatiche con il fine di refertare, in tempo reale, e personalizzare le terapie”.