Sanità: Umbria, Veneto e Marche sono le tre regioni benchmark

Sono Umbria, Marche e Veneto le tre Regioni benchmark, ovvero quelle su cui si baseranno i costi standard e il riparto del fondo 2016; le precedenti erano Emilia, Veneto e Umbria. Lo ha stabilito oggi la Conferenza Stato-Regioni. “E’ uno stock di Regioni stabile, siamo nella continuità”, ha osservato il coordinatore degli assessori regionali al Bilancio, Massimo Garavaglia.
“A noi interessa – ha aggiunto l’assessore – che in sanità si vada verso l’efficientamento del sistema e sotto questo aspetto siamo molto preoccupati. Qualche lato positivo la legge di stabilità lo ha presentato, ma ci sono aspetti molto negativi, soprattutto sulla sanità. Faccio due esempi: i farmaci salvavita fuori tetto significano 308 milioni di spesa aggiuntiva a carico delle Regioni e quindi dei cittadini. L’altra questione riguarda la stabilizzazione dei precari: è stato scritto che queste persone vengono assunte ma non si sa bene con quale copertura. Si tratta di altri 320 milioni a carico del sistema sanitario; oltre 600 milioni, dunque, di costi aggiuntivi imprevisti”. Nel complesso, Garavaglia ha calcolato che “ci avviciniamo in totale a 3 miliardi di costi aggiuntivi ma considerando che l’incremento del Fondo sanitario per il 2016 è solo di 1 miliardo, siamo 2 miliardi sotto. Questo metterà in serie difficoltà le Regioni in piano di rientro dal deficit sanitario”.

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