Si è riunito il consiglio regionale dell’emigrazione
“Sono circa 82mila, secondo gli ultimi dati Istat, i cittadini italiani emigrati all’estero nel 2013, il 21 per cento in più rispetto al 2012. Il dato è il più alto degli ultimi 10 anni. Dall’estero sono rientrati invece circa 28mila italiani”. Lo ha ricordato il presidente del Consiglio regionale dell’Emigrazione, Fausto Galanello, aprendo stamani la riunione del “Cre”, convocata a Palazzo Donini per discutere le proposte da sottoporre alla Giunta regionale per la formulazione del Piano 2015 sugli interventi a favore degli umbri all’estero. Alla riunione sono intervenuti anche i membri del Consiglio designati in rappresentanza delle diverse comunità umbre del Canada, Venezuela, Brasile, Argentina, Australia, Francia, Belgio, Svizzera, Germania.
Gli umbri emigrati all’estero, sempre secondo l’Istat, nel 2013 sono stati circa 1100, con un nuovo flusso significativo verso l’Australia. “Sono i dati registrati dall’Anagrafe italiana residenti all’estero – ha detto Galanello – quindi riguardano solo una parte di quanti sono andati a studiare o lavorare all’estero. Dobbiamo entrare in contatto con questa nuova emigrazione”.
Galanello ha ricordato come su questa tematica sia già stata avviata una ricerca e una riflessione nell’ambito delle iniziative del “Cre”, anche grazie all’attività del progetto “Brain Back Umbria” dell’Agenzia Umbria Ricerche, nato per studiare il fenomeno emigratorio e contrastare la fuga di “cervelli”. Con la collaborazione dell’Aur nel quadro di “Brain Back” il “Cre” si è posto “l’obiettivo di entrare in contatto con la recente emigrazione in Australia, che da alcuni anni rappresenta la destinazione di nuovi flussi migratori, anche piuttosto consistenti che coinvolge anche tantissimi umbri, soprattutto giovani”.
“Dovremo proseguire questa riflessione – ha detto Galanello – consapevoli che significa dotarsi di nuovi strumenti a partire da quelli legislativi. Penso che la prossima legislatura dovrà aprirsi con l’impegno di varare una nuova legge che ridisegni le politiche regionali a favore degli umbri all’estero partendo dai frutti del lavoro svolto finora”. Nel dare una valutazione “senz’altro positiva delle attività realizzate nel 2014, grazie all’impegno delle associazioni e di tutti voi ma anche alla volontà politica della Giunta regionale che, nonostante le difficoltà di bilancio, ha messo a disposizione delle attività e degli interventi del ‘Cre’ risorse importanti”, Galanello si è soffermato in particolare sull’iniziativa che si è svolta nel giugno scorso in Argentina, alla quale ha partecipato anche la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, in cui l’Umbria è stata promossa a tutto campo dalla musica all’enogastronomia anche attraverso una mostra fotografica di Steve McCurry”, e sull’evento svolto in ottobre in Lussemburgo nell’ambito delle attività culturali per il semestre europeo.
“Sono iniziative – ha rilevato – che con la loro capacità di interpretare un diverso ruolo delle comunità umbre nella promozione della nostra regione all’estero hanno arricchito ulteriormente le attività del 2014 che hanno ancora una volta sviluppato i rapporti con le nuove e vecchie generazioni delle nostre comunità all’estero e con le associazioni, valorizzandone il ruolo di testimonial della nostra regione nei paesi di accoglimento”.
Nel 2014 “non è mancato il sostegno alle iniziative organizzate dalle nostre associazioni di umbri all’estero: una rete diffusa, con migliaia di iscritti, costituita da circa 15 circoli europei delle associazioni Arulef e Umbri nel Mondo, presenti in Svizzera, Belgio, Germania, Lussemburgo e Francia, e di 17 associazioni sparse in Canada, Brasile, Colombia, Venezuela, Argentina e Australia”.
Per il 2015, Galanello ha avanzato alcune proposte, quali lo svolgimento di iniziative in Brasile e Argentina in occasione dell’Anno dell’Italia in America Latina, la raccolta di testimonianze video della prima generazione di emigrati da realizzare in collaborazione con l’Isuc ed eventuali attività in occasione di Expo 2015 da realizzare anche in collaborazione con le altre Regioni.
“Cercheremo ancora – ha affermato – di ottenere il massimo possibile delle risorse necessarie al sostegno di queste attività, stante i tagli significativi e crescenti dei trasferimenti alle Regioni dal Governo centrale. È anche l’ultima riunione del Consiglio Regionale dell’emigrazione prima del rinnovo previsto con la prossima legislatura – ha ricordato, ringraziando tutti del lavoro svolto e auspicando una “grande partecipazione al voto delle comunità umbre all’estero alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale che dovrebbero tenersi a maggio”.
“Attraverso la partecipazione al voto – ha detto -, indipendentemente da orientamenti e scelte politiche, se da una parte si riafferma un diritto di cittadinanza e di partecipazione alla vita ed alle grandi scelte che condizioneranno anche il futuro del regionalismo italiano, si dà anche un segnale perché, anche per gli anni a venire, vi sia la giusta attenzione del nuovo governo regionale verso le tematiche dell’emigrazione ed il sostegno, anche attraverso le attività delle associazioni, alle comunità umbre in Europa e nel mondo”.
I lavori proseguiranno nel pomeriggio. È prevista una presentazione da parte dell’Agenzia Umbria Ricerche delle nuove attività del progetto “Brain Back”. Si passerà poi alla predisposizione e all’approvazione di un documento finale contenente le proposte prioritarie da sottoporre alla Giunta regionale per la redazione del Piano 2015 degli interventi a favore dei lavoratori emigrati e delle loro famiglie.