“Sicuri in casa”, presentato il progetto di assistenza domiciliare
Si allunga la speranza di vita ma inevitabilmente aumentano anche i problemi legati al progressivo invecchiamento della società, con un numero sempre maggiore di persone non autosufficienti o affette da malattie croniche degenerative. È partendo da questa constatazione che l’istituto di vigilanza e protezione personale Custos, Privatassistenza, rete nazionale di professionisti sanitari specializzati nell’assistenza domiciliare, e Federfarma Umbria, unione sindacale di titolari di farmacia che raggruppa circa 250 attività nella regione, hanno deciso di lanciare il progetto ‘Sicuri in casa’. Un’iniziativa per garantire un’assistenza a 360 gradi alle persone con maggiori difficoltà, che prevede l’installazione, da parte di Custos, a casa dell’utente di un dispositivo di teleassistenza, un allarme, un sensore antincendio e uno per le fughe di gas e un ‘panic button’ da premere in caso di malore. Tutti questi sistemi saranno collegati a una centrale operativa che valuterà se è necessario inviare una pattuglia di vigilanza qualora, ad esempio, venga segnalato un intruso o un infermiere per un eventuale aiuto di carattere socio-sanitario. I cittadini che aderiranno a ‘Sicuri in casa’ avranno anche un contatto diretto con le farmacie che assicureranno l’acquisto e la consegna a domicilio dei medicinali occorrenti al paziente. Finalità e dettagli del progetto sono stati presentati a Perugia, giovedì 18 settembre, nell’ambito del convegno ‘Cronicità e sicurezza’ da Fabio Marcantonini, titolare di Custos, Gianluca Ceccarelli, presidente di Federfarma, e Luca Ceccarelli, responsabile di Privatassistenza. Sono intervenuti anche Piero Grilli, presidente provinciale di Perugia della Società italiana di medicina generale, e Aviano Rossi, vicepresidente della Provincia di Perugia, ente che patrocina ‘Sicuri in casa’. “Una volta – ha ricordato Rossi – le persone anziane venivano assistite dalle famiglie che erano, però, molto numerose. Oggi il numero di componenti si è drasticamente ridotto. È quindi necessario mettere in campo delle strategie, come fa questo progetto, che forniscano ai soggetti più vulnerabili assistenza e sicurezza”. “Sempre più – ha spiegato Marcantonini – i nostri utenti, soprattutto coloro che vivono da soli, chiedono un servizio continuo, 24 ore su 24. Grazie all’interdisciplinarità del progetto, che vede protagonisti infermieri, vigilantes e farmacisti, siamo in grado di venire incontro a tali esigenze”.
I servizi di ‘Sicuri in casa’ sono per ora disponibili nei comuni del Trasimeno e di Perugia, Corciano, Deruta, Torgiano, Marsciano, Assisi e Gubbio. L’obiettivo è però quello di estendere il progetto a tutto il territorio regionale, puntando anche sulla capillare presenza delle farmacie Federfarma. “Vogliamo far vivere la terza e quarta età – ha commentato Gianluca Ceccarelli – come un periodo sereno, privo di isolamento e lontano da una condizione di esclusione dalla società, situazione che ancora troppo spesso accade nella nostra realtà”. “È ormai accertato – ha detto Luca Ceccarelli – che le mura domestiche rappresentano l’ambiente più idoneo a garantire serenità. Federfarma permetterà anche di prenotare analisi e ricorderà al paziente, attraverso una telefonata, quali farmaci deve assumere nell’arco della giornata”.
Per informazioni e contatti telefonare allo 075.5289875 o scrivere all’email info@sicurincasa.info.