Spello, Elisa Tonelli presenta “Fertile”

SPELLO – Sarà il Teatro Subasio di Spello ad ospitare domenica 15 novembre, alle ore 17, la presentazione di Fertile, primo album da solista della cantante Elisa Tonelli. Il disco, tra il jazz e  musica antica, è stato ispirato dall’incontro col Maestro Bruno Tommaso, in particolare dall’ascolto di una sua composizione in cui l’incipit è una melodia tratta da un manoscritto francese del XIII secolo. L’album, registrato presso lo Studio Umbria Music Center di Stefano Zavattoni, ad Assisi, è prodotto dalla stessa Tonelli e da Gabriele Manzi (pianista nel progetto). L’evento, presentato dall’Associazione Culturale Ritmi, è patrocinato dal Comune di Spello.

Sul palco del Subasio : Elisa Tonelli (voce), Simone Marcelli (voce, organo portativo), Peppe Frana (ud), Gabriele Manzi (pianoforte), Marco Postacchini ( flauto, sax), Mosè Chiavoni (clarinetto, clarinetto basso), Ludovico Carmenati (contrabbasso), Roberto Forlin ( batteria). Musiche di Bruno Tommaso, Domenico Mannelli, Fabrizio Volpi, Elisa Tonelli.  Il disco sarà presentato in forma di concerto teatrale sul testo originale di Viola Buzzi, ricercatrice e autrice legata ai temi del femminile e delle spiritualità umane, che oltre al testo del racconto cura la regia.

Fertile è un testo che offre una rappresentazione della fertilità “universale”, della creazione, che è maschile e femminile, e dello spirito che attraversa la vita. Ispirato da alcuni testi dei vangeli canonici ed apocrifi, Fertile pone le questioni universali del desiderio di creazione, in una ricerca che espande canti, suoni, testi antichi, sonorità e sperimentazioni contemporanee. Al termine del concerto, aperitivo offerto da Microbirrificio Diecinove

 

“La Madre, le madri – asserisce Elisa Tonelli -, tutte le donne che hanno accompagnato la mia crescita cantano in questo disco e ne sono l’anima. Dalle melodie delle prime lezioni di canto alle musiche devote ascoltate nella campagna a me più familiare, dai canti ecclesiastici, alle sperimentazioni jazz: mettendo insieme repertori e idee apparentemente molto distanti fra loro è fiorito questo lavoro appassionato quanto inusuale. Fondamentale è stata la musica del Maestro Bruno Tommaso, uomo e artista importante, che mi ha ispirato e aperto un orizzonte suggestivo su una grande verità: tutto ciò che possiamo fare va oltre ciò che ci viene insegnato; non esistono regole o giudici che limitino la voglia e la capacità di fare: basta essere se stessi. Per questo ogni nostra idea è fertile e il seme di quella idea può essere coltivato e visto crescere fino a generare ciò che è nuovo. Qui io presento il mio primo lavoro da solista: Fertile”.

 

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