Spello, inaugura la Villa dei Mosaici
SPELLO – Nel cuore dell’Umbria, la Villa dei Mosaici di Spello è un eccezionale tesoro archeologico. Unica nel suo genere, la residenza di età imperiale conserva ancora oggi raffinati pavimenti a mosaico e tracce di affreschi e stucchi alle pareti. Sabato 24 marzo, alle ore 11, sarà inaugurata la nuova struttura museale, moderna e multimediale, che permetterà di esplorare tutto il fascino di questa villa con ricostruzioni in 3D, postazioni multimediali e App dedicata.Sarà un evento di grande valore per il patrimonio culturale italiano, frutto di un lungo lavoro di ricerca e musealizzazione.
All’inaugurazione interverranno Moreno Landrini Sindaco Comune di Spello, Catiuscia Marini Presidente Regione Umbria, Aurora Raniolo Segretario Regionale per l’Umbria del Ministero dei Beni e delle Attività culturali del Turismo, Marica Mercalli Soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio dell’Umbria, Marcello Barbanera Sapienza Università di Roma – Dipartimento di Scienze dell’Antichità, Alfio Barabani Architetto progettista e direttore dei lavori, Marco Tortoioli Ricci Direttore artistico Comodo – Metodologia del Progetto Isia Urbino.
Porteranno i saluti conclusivi Maria Paola Azzario Presidente Federazione Italiana Club Unesco e Maria Nives Tei Coaccioli Presidente Fondo Ambiente Italiano Umbria. Coordina l’evento Gianluca Bellucci Presidente Sistema Museo, gestore della struttura museale.
La Villa dei Mosaici di Spello fu scoperta nel luglio 2005, appena fuori le mura di Spello, in località Sant’Anna, durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio pubblico. Dalla terra affiorarono resti di un mosaico antico, che diedero il via alle operazioni di scavo e, a seguire, al minuzioso restauro, operazioni condotte con la direzione scientifica della allora Soprintendenza archeologica dell’Umbria, portando alla luce una villa di grandi dimensioni.
I venti ambienti riportati alla luce sono pertinenti al settore centrale della villa, per una superficie totale di circa 500 metri quadrati. Di questi ambienti, dieci conservano pavimenti a mosaici policromi di grande bellezza, con motivi geometrici e figurati. L’ingresso è andato perduto.
Intorno al peristilio, il cortile porticato che circondava il giardino interno, si aprono una serie stanze, denominate dalle figure e dai motivi decorativi dei mosaici: la stanza degli uccelli, la stanza delle anfore, il triclinio, la stanza del sole radiante, la stanza del mosaico geometrico, il peristilio, la stanza degli scudi e l’ambiente riscaldato.
Tra le stanze spicca l’ampio triclinio, la sala dei banchetti, con al centro del pavimento una scena di mescita del vino. Altri personaggi, disposti simmetricamente, raffigurano le Stagioni, associate a figure di Satiri del corteo dionisiaco (Bacco), come allusione al benessere, al buon raccolto e al godimento.
Lo scavo ha messo in luce due fasi costruttive: la prima di età augustea (27 a.C.-14 d.C.), la successiva in piena età imperiale, verso la fine del II secolo d.C.
La Villa dei Mosaici di Spello, anche grazie agli apparati didattici e al sistema multimediale realizzato, permetterà di immergersi nel passato e di vivere un dialogo virtuoso tra città antica e città moderna. Il passato e il futuro non sono mai stati così vicini.