Spoleto al voto in primavera, M5S contro l’amministrazione: “Ancora non è chiaro?”

SPOLETO – La città ducale andrà al voto in primavera, insieme alle altre città in una tornata amministrativa che in Umbria, a differenza delle altre situazioni, era sembrata inizialmente secondaria. Lo ha ribadito il prefetto Cannizzaro in un incontro che ha avuto con la vicesindaca Bececco, il presidente Panfili e il segretario Ruggeri. Un incontro che non è piaciuto al senatore M5S Stefano Lucidi, pronto ad andare all’attacco.
“Perché chiedere se era chiaro a tutti? Perché farselo spiegare direttamente andando fino a Perugia? A chi serve questo tipo di informazione? alla città? Delle sette città al voto in Umbria nel 2018, chi ha fatto azioni simili? Per la prima domanda bastava leggere il TUEL e qualche norma o decreto collegato, e su questo un segretario comunale è più che ferrato in materia (a norma di Statuto Comunale: svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico – amministrativa nei confronti degli organi e degli Uffici dell’ente in ordine alla conformità dell’azione amministrativa, alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti). Per la seconda bastava una semplice telefonata, senza scomodarsi e partire in tre per andare a Perugia (e questo al netto, ovvio, di altri motivi istituzionali concomitanti, che però non giustificano lo stesso le domande). Alla terza al momento non c’è risposta. La risposta alla quarta è: nessuno”.
“Ora. Io credo che cambi poco sapere se si vota il 20 o il 27 maggio 2018. o magari il 10 giugno. Cosa cambia? Le elezioni vengono svolte SEMPRE in tempo utile. A prescindere dalla data, ci sarà sempre il tempo per svolgerle. Non c’è mai urgenza. Uffici, Scuole e tutto il resto saranno predisposti in tempo. Perché la Legge prevede i giusti tempi tecnici. Pure per la stampa delle schede elettorali, dei manifesti e per permettere a tutti di fare la campagna elettorale. Qual è la ragione dunque della richiesta? mistero”.
“È evidente però che il primo turno utile ai cittadini, in termini di ottimizzazione dei costi, sarebbe stato il 4 marzo, ma serve un intervento del Governo che decreti l’Election Day, e poi così a breve solo una forza strutturata come il PD riuscirebbe ad organizzarsi e presentare le liste entro gennaio, ed aver già un candidato o una candidata Sindaco vincente, magari arrivato da Roma a salvare la Patria. Il secondo turno elettorale, naturale è quello amministrativo nazionale., Maggio o Giugno 2018. E anche se non si conosce la data, Spoleto è già stata inserita in questo turno, e il decreto di scioglimento del consiglio dovrebbe arrivare in tempo utile entro Marzo. Non dovrebbero essere previsti slittamenti ad esempio a fine mandato, quindi con voto nel 2019. Certo, la cosa migliore per chi dovesse politicamente riorganizzarsi, sarebbe andare al voto a scadenza naturale, nel 2019, avendo quindi tutto il tempo per farsi conoscere sul territorio.  Ma, in ogni caso, oramai la questione non è più politica ma tecnico-amministrativa, ci sono procedure e prassi consolidate da seguire e nulla e lasciato al caso. Quindi la domanda resta. Qual è la ragione dell’incontro a Perugia?”.

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