Telecamere di nuovo accese per la sicurezza della città

TERNI – Riparte la videosorveglianza a Terni dopo che per due mesi le telecamere erano rimaste spente a causa di un danneggiamento causato in modo doloso, al ripetitore che sta sul tetto del Tulipano. Lo scorso novembre qualcuno riuscì a raggiungere l’ultimo piano del grattacielo e a distruggere il ripetitore, mandando fuori uso una quindicina di telecamere. La vicenda emerse dopo la lettera con cui il procuratore Liguori, che constatò che diverse telecamere erano spente, chiese chiarimenti al prefetto. Nel frattempo l’amministrazione comunale, con grandi difficoltà autorizzative perché il Tulipano è sotto sequestro giudiziario, ha riparato il ripetitore e dal 16 gennaio le telecamere sono tornate tutte in funzione, sebbene vada rivista la qualità delle immagini. Come ogni lunedì, il tavolo tecnico che si riunisce in questura, con la partecipazione di rappresentanti del Comune, ha sottolineato che il posizionamento delle telecamere di sorveglianza a Terni potrebbe essere rivisto dato che sono già passati dieci anni dalla loro installazione. Comune e forze dell’ordine decideranno come rimodularlo anche alla luce del decreto Minniti, per il quale le telecamere sono considerate nodo centrale per la prevenzione dei reati. L’utilizzo che ne è stato fatto nel 2017 ha interessato trentaquattro occasioni per indagini di natura penale o per incidenti stradali. E l’assenza della videosorveglianza nel parcheggio di piazzale Bosco, teatro dell’aggressione di una settimana fa ai danni di una 47enne ternana, impone un lavoro extra, che sarebbe stato anche più rapido ed efficace se ci fossero state delle telecamere.

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