Terni, festa grande nella chiesa di San Cristoforo per i 100 anni di mons. Ausilio Zanzotti
TERNI – Festa grande per la comunità diocesana e cittadina per i 100 anni di monsignor Ausilio Zanzotti, che saranno celebrati domenica 26 giugno alle ore 11 nella chiesa di San Cristoforo a Terni, dove don Zanzotti è parroco dal 1959 e parroco in solidum dal 1986, incarico in cui è coadiuvato oggi da don Franco Semenza.
Un sacerdote molto conosciuto, stimato e amato in città per l’impegno in vari ambiti della vita ecclesiale e sociale e per essere stato formatore e presenza significativa e attenta per diverse generazioni, in particolare nei 57 anni dedicati alla parrocchia di San Cristoforo al centro di Terni. Veterano dei preti di Terni dalla brillante eloquenza, ancora oggi mantiene una vena umoristica pungente e gioiosa, ma sempre vivace, ed unisce nella sua personalità diplomazia, determinazione attenzione ai tempi in cui vive e alle innovazioni in ogni ambito.
Mons. Ausilio Zanzotti è nato a Vacone in Sabina, il 25 giugno 1916, è stato ordinato sacerdote il 28 giugno del 1942 dal vescovo Felice Bonomini. Due ricorrenze vicine da celebrare quella dei cento anni e dei 74 di sacerdozio. Brillante studente da bambino, si trasferì da Vacone in seminario a Narni per proseguire gli studi. Dopo essere stato rettore del seminario di Narni negli anni successivi all’ordinazione sacerdotale e membro del capitolo della concattedrale di Narni, si è trasferito a Terni dove è diventato segretario del vescovo Dal Prà, assistente dei vari gruppi dell’Azione Cattolica, giudice pro sinodale e attuario del Tribunale Ecclesiastico, promotore della causa di Beatificazione di GiunioTinarelli e canonico del capitolo della Cattedrale di Terni. Per lunghi anni è stato anche insegnante di religione negli istituti magistrale e commerciale di Terni, parroco del Duomo e infine, parroco di San Cristoforo dove arrivò vincitore di “concorso” nel 1959. Da subito si impegnò per costruire la nuova chiesa che fu inaugurata nel 1968, una delle prime chiese sorte dopo il Concilio. Un sacerdote al’avanguardia che ha fondato una radio parrocchiale, il notiziario mensile parrocchiale. A Don Ausilio si deve anche la ristrutturazione del Pago di Vacone, un’antica struttura immersa nel bosco, ora a disposizione degli scout e di chiunque voglia utilizzarla per campi estivi in montagna.
«La testimonianza di tanti uomini e donne, ormai adulti, dice quanto per amore del Signore hai donato in fede, amore, educazione – ricorda il vescovo Giuseppe Piemontese nell’augurio rivolto a don Ausilio -. La tua risposta grata alla vocazione cristiana e sacerdotale, ai doni del Signore, è stata generosa e fruttuosa. Sono tante le persone, che sentendo del tuo 100° genetliaco, si illuminano di ricordi piacevoli e grati per quanto hanno ricevuto dal prete dallo sguardo dimesso, e dalla personalità arguta, ricca e dinamica. Una lunga esistenza, che ha segnato la città degli uomini lasciando un’impronta umana, civile e sociale che in tantissimi, in passato e oggi, riconoscono e apprezzano. Non un’esistenza in sordina, ma una presenza eloquente e significativa per intere generazioni del passato e presente secolo. Nei tuoi 100 anni hai attraversato vicende civili ed ecclesiali difficili e avvincenti: la guerra, il bombardamento, la ricostruzione, la penuria di alimenti, i disagi e le lotte civili e sociali. Ma anche gli anni belli e i successi del riscatto cittadino. Tu non sei stato uno spettatore assente o marginale, ma protagonista di successo, attento a quanti si rivolgevano a te. Diciamo grazie a Dio e a te per essere stato carico di umanità, cittadino dinamico, protagonista fecondo. Un pensiero orante rivolgiamo ai tuoi genitori, che ti hanno formato e guidato».