Terni, la Cna lancia la traiettoria per la crescita al convegno “Impresa e lavoro”
TERNI – Nell’area di crisi complessa Terni-Narni a breve prenderanno il via i primi incentivi a favore delle imprese che per acquisire più competitività potranno utilizzare anche la contrattazione di secondo livello questo è il messaggio emerso nel convegno dal titolo “Impresa e Lavoro” organizzato dalla CNA a Terni mercoledì scorso.
In particolare per incrementare la competitività delle micro, piccole e medie imprese il prossimo 2 luglio prenderà il via il primo bando dell’area di crisi destinato ad incentivare gli investimenti delle aziende manifatturiere e di servizio alla produzione, allo stesso tempo le imprese per diventare più competitive potranno utilizzare la contrattazione di secondo livello, sia territoriale che aziendale, grazie ad un accordo regionale firmato nelle ultime settimane insieme alle forze sindacali, questi sono i messaggi lanciati dal Direttore della CNA Umbria Roberto Giannangeli.
Dell’area di crisi complessa e del lavoro svolto affinché Terni grazie alle risorse messe a disposizione dal governo nazionale e dalla regione Umbria possa diventare un territorio a forte sviluppo manifatturiero ne ha ampiamente parlato l’Assessore regionale Fabio Paparelli. Le misure previste sono state illustrate nei minimi particolari dal dirigente regionale allo sviluppo economico Luigi Rossetti che tra le altre cose ha messo in rilievo il fatto che i contributi diretti alle imprese nel bando di prossima uscita possono arrivare fino al 30 per cento dell’investimento e che verranno finanziati investimenti a partire dai 50.000 euro fino ad 1.500.000. Infine ha anche evidenziato che i contributi regionali a fondo perduto saranno cumulabili con altri incentivi previsti a livello nazionale come l’iperammortamento ed il superammortamento. Per il primo bando “Sarà possibile presentare le domande dal 2 luglio al 17 settembre 2018” ha detto Paparelli.
Il Direttore della CNA ha evidenziato che questo bando contiene una riserva del 60 per cento delle risorse a favore delle micro e piccole imprese e di fatto rappresenta una risposta alle esigenze di fare investimenti da parte degli artigiani. Inoltre Giannangeli ha evidenziato la necessità, in una area come quella del ternano caratterizzata dalla forte presenza della grande impresa, di ulteriori nuovi bandi di sostegno agli investimenti realizzati dalle imprese di servizi, perché Terni è uno di quei territori dove è necessario fare crescere accanto alle grandi industrie, un manifatturiero fatto di piccole imprese ma anche un artigianato di servizio. Cosi come saranno necessari anche incentivi per facilitare la digitalizzazione di tutte le imprese indipendentemente dalla dimensione e dall’attività che svolgono se si vuole fare di questa area un territorio a forte vocazione industriale.
Dell’importanza della contrattazione di secondo livello e di tutte le opportunità che offre alle imprese ne ha parlato diffusamente il Dott. Pierluigi Rausei del Ministero per il Lavoro che ha tenuto a sottolineare che all’interno di un sistema economico e sociale in profonda trasformazione, in cui l’innovazione è innanzitutto digitale ed i clienti chiedono prodotti sempre più personalizzati, è necessario modificare anche i rapporti tra imprenditori e dipendenti per rendere le aziende più competitive ed è proprio in questa direzione che possono essere utilizzati i contratti di secondo livello sia territoriali che aziendali.
Il tema è stato ripreso anche dal direttore Giannangeli che ha evidenziato il fatto che la CNA sta lavorando sul tema già da diversi mesi, infatti da qualche giorno – ha detto Giannangeli- abbiamo siglato insieme alle forze sindacali un accordo regionale che tra le altre cose da la possibilità agli artigiani di potere usufruire del credito d’imposta del 40 per cento per la formazione dei dipendenti, misura prevista dalla finanziaria ma che può essere utilizzata solo in presenza di un contratto di secondo livello, in questo caso per tutto l’artigianato c’è quello regionale, cosi come c’è per l’utilizzo dell’opzione welfare in tutte quelle aziende che pagano premi di risultato con notevoli benefici per gli imprenditori e per i loro dipendenti.
Concludendo l’assessore regionale Fabio Paparelli ha evidenziato che insieme alle politiche di incentivazione alle imprese nel più breve tempo possibile sarà necessario rivedere le politiche formative regionali e studiare nuovi mezzi di supporto all’innovazione della piccola impresa, cose che faremo -ha detto Paparelli- attraverso la stesura del nuovo patto per la crescita che stiamo elaborando insieme alle forze sociali, del resto dal confronto tra pubblico e privato sono già state realizzate cose importanti in alcuni campi come quello dell’internazionalizzazione, pertanto ci aspettiamo cose buone anche per il prossimo futuro in quanto per rilanciare l’economia locale serve uno sforzo corale e noi stiamo cercando di fare la nostra parte.