Terni, Liberati (M5S): “Evitare la chiusura del Centro per l’autonomia”

TERNI – Il capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Cesaroni, Andrea Liberati annuncia la presentazione di una interrogazione alla Giunta regionale in merito al Centro per l’autonomia umbro di Terni. Liberati chiede all’Esecutivo “quali azioni la Regione intende porre in essere affinché l’esperienza del Centro per l’autonomia umbro possa continuare e venga valorizzata in ambito regionale garantendo continuità, riconoscendo alla struttura un supporto essenziale nell’accrescimento della conoscenza e
della consapevolezza di tutta la comunità regionale per ciò che riguarda la promozione dei diritti delle persone con disabilità, e soprattutto continuare ad essere un’importante opportunità per le persone con
disabilità al fine di definire e perseguire i propri obiettivi di vita indipendente”.

Liberati sottolinea che “il Centro per l’autonomia regionale risulta essere un’eccellenza per la nostra regione ed offre supporto a numerosi comuni delle Zone Sociali della regione (Perugia, Assisi, Marsciano-Todi, Città di Castello, Panicale, Narni e Orvieto) per sviluppare i progetti utili per far partire la vita indipendente”.

Dopo aver ricordato importanti “servizi all’avanguardia” svolti dal Centro, Liberati rimarca che esso non beneficia ancora dell’affidamento della struttura dove attivare il servizio nonostante la Giunta Comunale di Terni (delibera marzo 2017) abbia concesso all’Associazione vita indipendente Umbria, di cui il Centro è un’emanazione, l’uso di una nuova struttura, con l’obiettivo di attivare il Centro Umbro per la Mobilità Sicura e l’Inclusione e il Nucleo di servizi finalizzati alla realizzazione della Vita Indipendente per le persone con disabilità”.

“A causa delle difficoltà economiche del Comune di Terni e dell’incertezza politica – scrive nel suo atto ispettivo Liberati – molte associazioni operanti nel terzo settore, che garantivano servizi di eccellenza, rischiano di vedere interrotta la loro esperienza e anche per questo la città di Terni sta vivendo una costante emorragia di servizi. Il CpA Umbro, dopo quattordici anni di attività, rischia di chiudere
definitivamente”.

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