Terremoto: continua la protesta dei #lenzuoli bianchi per i ritardi nella ricostruzione
NORCIA – Continua la protesta dei #lenzuoli bianchi per denunciare i ritardi nella ricostruzione successiva al terremoto del 2016. Lo ricorda il Comitato Rinascita Norcia che, con una nota, sottolinea di apprende con soddisfazione dagli organi di stampa che di recente, alcuni amministratori locali e regionali, si sono accorti che dopo tre anni la ricostruzione a Norcia e nel resto del cratere, è praticamente ferma. “Il Comitato – si legge nella nota – nasce ad ottobre 2018 proprio perché alcuni cittadini erano preoccupati della situazione di abbandonodelle aree terremotate, dell’inettitudine delle amministrazioni locali, e della lenta agonia che stava vivendo il tessuto economico-sociale-culturale delle aree del sisma. Le nostre lettere di denuncia, le nostre richieste di chiarimenti, le nostre proposte, le richieste di incontri inviate alcomune di Norcia, alla regione dell’Umbria, alla provincia di Perugia, al Commissario Farabollini, al presidente Conte ed altri, sono state tutte inascoltate. Le istituzioni non ci hanno degnato neanche di una risposta.
Non siamo in grado di stabilire se l’attuale situazione sia effetto dell’incompetenza o di una volontà subdola, ma sta di fatto che la popolazione sta subendo e subirà per i prossimi anni, gli effetti di tale abbandono e della mancanza di programmazione. Ora sembra che si voglia dar voce a tali criticità, con delle “mobilitazioni”, escludendo dal confronto la cittadinanza e i comitati locali.”
Questa esclusione per il Comitato Rinascita Norcia è “l’ennesimo errore di chi ha perso il contatto con la realtà o non vuole il confronto vero e disinteressato con la popolazione locale, della quale invece dovrebbe essere a servizio; popolazione che sa benissimo quali sono i problemi e le soluzioni di cui gli amministratori dovrebbero occuparsi. Di una cosa siamo orgogliosi, che la nostra azione fin qui svolta, verificabile nella pagina Facebook https://bit.ly/2LcgrJR dove si trovano tutti i documenti e comunicati stampa prodotti, è servita ad attirare l’attenzione dei media, che a loro volta hanno contribuito a rendere pubblico il fallimento della ricostruzione, stimolando gli amministratori a prendere atto della situazione fallimentare. Restiamo in attesa degli sviluppi di tale situazione, continuando a manifestare tutta la nostra rabbia con i pochi mezzi che abbiamo a disposizione e con la pacifica protesta dei #lenzuoli bianchi, riservandoci di segnalare agli organi di competenza le situazioni di inefficienza e spreco del denaro pubblico”.