Terremoto, l’appello dei veterinari: “Serve un piano organico di aiuti per gli allevatori”

NORCIA – Stalle crollate, animali deceduti, isolamento delle aziende: l’emergenza sisma e neve ha colpito anche l’agricoltura e gli allevatori, che devono essere parte di “un piano organico e di aiuto e di rilancio per le aree colpite dal terremoto”. E’ l’appello lanciato dal presidente della Federazione nazionale degli ordini veterinari italiani (Fnovi), Gaetano Penocchio.
“E’ necessario pensare anche al domani, quando la terribile emergenza sarà superata – spiega -. Per questo occorre un progetto complessivo d’intervento che risponda all’oggi ma che sia utile alla futura ricostruzione del tessuto socio economico di quelle aree”. Una ricostruzione che dovrà fare i conti con situazioni, adesso, sempre più difficili e con un presente fatto di incertezze e dolore. I veterinari sono alle prese con contesti molto pesanti, “sto raccogliendo – dice sempre Penocchio – le richieste di colleghi che si trovano ad operare in condizioni davvero estreme di fronte alle quali i medici veterinari hanno comunque reagito come sempre, con competenza e disponibilità, che si tratti di liberi professionisti, di veterinari Asl o appartenenti agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali”.

Nelle province di Rieti, Teramo, Ascoli, Perugia e Pescara, ricorda la Fnovi, i professionisti sono impegnati in una serie di azioni diverse e di ampio respiro come, oltre al soccorrere gli animali in precarie condizioni di salute, le macellazioni d’urgenza di bovini a seguito dei crolli, la gestione del bestiame e l’assegnazioni di foraggi. Al momento, conclude il presidente di Fnomi, sembra difficile compiere una valutazione precisa di tutti i danni “ma certamente molte aziende difficilmente potranno sopravvivere senza aiuti esterni, per questo noi medici veterinari siamo ancora in prima linea, durante l’emergenza attuale, ma pronti anche sostenere la ripresa complessiva di quelle comunità”.

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