Terremoto, Padre Martino Siciliani: “Possibili repliche meno violente”
«Una prima scossa, in effetti, è stata violenta di magnitudo 5.4 alle 19.10, anche se è andata fuori scala è normale per un terremoto di quelle dimensioni alla distanza di 9 chilometri. Commenta così la prima scossa del 26 ottobre 2016 padre Padre Martino Siciliani, Direttore dell’Osservatorio Andrea Bina di Perugia. Dopo due ore ne abbiamo avuta un’altra che è stata terribile. Padre Martino davanti al sismogramma ha spiegato che la seconda scossa «oltre ad andare fuori scala in modo abbastanza violento, addirittura ha coinvolto l’altra componente che stava a fianco (la registrazione oltrepassa il foglio e va dall’altra parte ndr), significa che è stata di una violenza estrema».
L’INGV lo ha calcolato per 5.9, ma per Padre Martino «forse è stato anche un pochino più forte». Dopo queste due scosse ci sono state una serie enorme di repliche e queste qualche volta hanno superato anche il magnitudo 4. Scosse che sono state avvertite e che hanno fatto ulteriori danni agli edifici già compromessi.
Non è la stessa faglia del 24 agosto 2016: «Si è trattato di un’altra faglia, perché quella che va da Amatrice fino a Norcia è di circa 22 chilometri, quella si è attivata, ha fatto i danni che tutti sappiamo perché era molto superficiale a 4 chilometri di profondità. La nuova faglia che si è attivata il 26 ottobre che è contigua all’altra ha una struttura sismo tettonica diversa, si è attivata con estrema violenza, forse con la stessa violenza dell’altra anche se non è stata così superficiale. Si è diffusa enormemente, tanto da essere sentita nel Friuli e in Austria perché ci sono onde preferenziali che vanno lungo l’Appennino. E’ un distretto che si è attivato a Nord di Norcia che sta ai margini del cratere sismico, per cui – ha evidenziato il direttore dell’Osservatorio Bina – c’è da aspettarsi, purtroppo, una serie di repliche, non violente come la prima e la seconda, ma saranno consistenti e gli edifici che sono compromessi potrebbero avere ulteriori danni».
La prima scossa è stata ondulatoria, la seconda sussultoria: «Il primo evento non ha fatto danni agli oggetti, sono vibrate moltissimo le abitazioni, qualche piccola lesione, ma gli oggetti sono rimasti quasi al loro posto. Il secondo terremoto ha fatto dei grossi danni a tutti gli oggetti che stavano dentro le case, questo segnala che il terremoto nella prima scossa è stato di carattere più ondulatorio, nella seconda è stato nettamente sussultorio». E’ stato un terremoto previdenziale che ha salvato vite umane: «La prima scossa è stata quella che ha salvato la vita alle persone, è stata provvidenziale. Le persone spontaneamente sono uscite di casa e quando è arrivata la seconda scossa (bisogna essere prudenti nelle prime 24 ore ndr), la gente stava già fuori per la paura e nessuno è morto, solo uno per infarto e pochi feriti. E’ stato provvidenziale il fatto che ci sia stata questa scossa non violentissima come la seconda, che ha dato il tempo alle persone di scendere in strada e quindi di salvarsi».