Ast, domani giornata di passione, sciopero a Orte
TERNI – L’ennesima doccia fredda è annunciata domani: l’amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli, ha convocato una riunione nel corso della quale dovrebbero essere mossi i primi passi verso lo scioglimento dei consigli di amministrazione delle società consociate dall’Ast per arrivare, a settembre, alla loro trasformazione in semplici reparti di Ast. Un passaggio che lavoratori, sindacati e istituzioni reputano gravissimo e propedeutico all’attuazione di quel piano, giudicato da tutti irricevibile, presentato dalla multinazionale nelle scorse settimane.
Se da un lato la Thyssen tira dritto, dall’altro lato gli operai fanno muro. Oggi è appena terminata la mobilitazione dopo quella di lunedì scorso che, a detta dei sindacati di categoria (Fiom, Fim, Uilm Fismic e Ugl), “darà visibilità alla vertenza”. I lavoratori hanno bloccato di nuovo il raccordo Terni-Orte questa volta verso Orte. Una protesta ordinata, quella che da settimane gli operai stanno portando avanti con grande dignità e senso di civiltà. Fino ad oggi, infatti, si è registrata una grande serietà nel rispetto della legge e dell’ordine pubblico grazie anche alla perfetta sintonia tra il prefetto, Gianfelice Bellesini, e le forze di polizia.
C’è la consapevolezza di portare avanti una lotta contro il tempo, vista l’accellerazione che Tk-Ast sta imprimendo all’attuazione del piano di dimensionamento e, contemporaneamente, la coscienza che, senza un intervento del Governo e dell’Europa che stoppi la multinazionale, il destino è segnato. I sindacati continuano a chiede un’azione immediata, entro i prossimi 4-5 giorni, e/o l’attivazione del Governo per cercare un compratore prima che si attui il piano di smobilitazione e depauperamento del sito che perderebbe appeal.