Todi, Pd e Psi chiedono un consiglio comunale sulla consulta delle frazioni
TODI – Il gruppo consiliare del Partito Democratico e del Partito Socialista hanno richiesto un consiglio comunale, (richiesta sottoscritta da tutti i consiglieri dei due gruppi) per discutere e sottoporre al Sindaco e Giunta, l’istituzione della Consulta delle frazioni. La costituzione della Consulta delle Frazioni era anche nel programma presentato dal centrosinistra per l’elezioni del 2017. “Quella che vorrebbe istituire l’Amministrazione comunale, stando a volantini, comunicati, dichiarazioni fatte anche via social – spiega il centrosinistra – sembra più essere un organismo privo di alcuna istituzionalità, teso solo ad accrescere consenso e rapporti di parte. Noi chiediamo che la consulta venga istituita secondo le norme sancite dallo Statuto Comunale. Il Consiglio è stato convocato per mercoledì 22 novembre 2017 alle ore 17:00, in quella sede abbiamo anche chiesto di discutere di come sta esercitando le deleghe il Consigliere di Casapound. Al Consigliere Andrea Nulli sono state conferite delle deleghe specifiche su alcune materie per il mancato inserimento in giunta”.
“Vogliamo ricordare quale criterio generale e per rispetto dello Statuto comunale vigente, che il consigliere può essere delegato per studi su determinate materie, per compiti di collaborazione circoscritti all’esame e alla cura di situazioni particolari, che non implichino la possibilità di assumere atti a rilevanza esterna, né di adottare atti di gestione spettanti agli organi burocratici. Il consigliere, infatti, svolge la sua attività istituzionale, in qualità di componente di un organo collegiale, il Consiglio Comunale, che è destinatario dei compiti individuati e prescritti dalle leggi e dallo statuto e poiché il Consiglio Comunale svolge attività di indirizzo e controllo politico-amministrativo, partecipando “alla verifica periodica dell’attuazione delle linee programmatiche da parte del Sindaco e dei singoli assessori” (art. 42, comma 3, T.U.O.E.L.), ne scaturisce l’esigenza di evitare una incongrua commistione nell’ambito dell’attività di controllo. Dalla lettura di vari comunicati stampa prodotti nel tempo dal consigliere Nulli la delega viene esercitata in modo difforme dalle leggi, dai regolamenti e dallo Statuto. Constatato che il consigliere Nulli dichiara di sovrintendere ed organizzare la manutenzione dei beni comunali, di tenere rapporti con le maestranze comunali circa l’organizzazione degli interventi, di promuovere assemblee pubbliche al fine di eleggere i membri di una fantomatica consulta delle frazioni decidendo lui stesso funzioni, componenti e modalità di funzionamento. Date le premesse è palese la violazione delle norme e dei principi di legge e regolamentari da parte del consigliere Nulli il quale confonde volutamente, la funzione amministrativa con quella politica, introducendo un elemento di distorsione grave nel rapporto tra cittadini ed istituzioni”.