“Tra cronaca e storie meravigliose”: il ruolo del giornalista testimoniato da Fabio Bolzetta, conduttore di Tv2000
TERNI – Quando racconta il suo lavoro, parla di quella che ormai è anche la sua vita. Il giornalismo è questo. E il messaggio chiaro e nitido che Fabio Bolzetta, giornalista e conduttore di TV2000, ha fatto arrivare non si discosta dalla realtà.
Una realtà che troppo spesso vediamo “nera”, per le continue notizie di cronaca che ci vengono riportate, ma che non sempre è così.
Nelle sue inchieste, nelle sue storie, nei suoi racconti, mette sempre un pò di cuore. A volte si sorprende, e altre volte trova difficile “farsi scivolare tutto addosso”.
Il mondo del giornalismo, in un’era non facile per chi é alle prime armi e vuole davvero fare di questo lavoro il lavoro di una vita, si regge su pilastri ben saldi a terra. Ci sono l’oggettività dei fatti e la descrizione di ciò che accade, ma c’è anche la scoperta di confini inesplorati e meravigliosi, che sorprendono in prima persona il telecronista stesso.
Dalla strage di Nizza, fino a Taranto, e non per parlare dell’Ilva, ma di delfini. In viaggio a Courmayer non per intervistare le famiglie con scii ai piedi, ma per raccontare una vera e propria “favola” sul primo allevamento di renne.
Non cerca solo la cronaca Fabio Bolzetta, dove inevitabilmente occorre descrivere ciò che è accaduto. Il giornalista di Tv2000 cerca il territorio, scava il terreno per affondare le radici sulle storie positive della gente. Racconta le loro vite, le loro incredibili avventure, che per alcuni, hanno dato un senso alla vita e al futuro.
Proprio le persone hanno costruito il suo lavoro e le storie che ha raccontato.
E chi lo ascolta non può che rimanere in silenzio.
