Trasporti, il M5S incalza sull’Fcu: “Simbolo dell’immobilismo della Regione”

PERUGIA – Fcu ancora al centro della politica regionale con un question time a Palazzo Cesaroni dei consiglieri M5S Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, i quali hanno chiesto chiarimento rispetto alla “mancata” manutenzione sulla Ferrovia centrale umbra ed in merito agli “stanziamenti della Regione”.

“La chiusura della Ferrovia Centrale Umbra – ha detto Carbonari nell’illustrazione dell’atto – è un nuovo vulnus alla credibilità dell’Umbria, un danno all’immagine e una distruzione di valore. Attualmente
la ferrovia è chiusa ed i treni non passano. Chiediamo chiarezza sulla congruità dei fondi trasferiti e i motivi della lamentata insufficienza degli stanziamenti della Regione ad Umbria Mobilità. Chiediamo di conoscere le cause per le quali, qualora i fondi siano stati effettivamente messi a disposizione per le manutenzioni ferroviarie e ammesso che fossero effettivamente insufficienti, la Regione non abbia provveduto a tale adeguamento attivando gli importi stanziati. Nel corso di audizioni in Commissione è stato rimarcato che i rallentamenti e le tante criticità del servizio della Fcu erano dovute alla mancanza di fondi per le manutenzioni, sostenendo di aver ‘rappresentato all’azienda e alla Regione la difficoltà
nel poter procedere e continuare nell’esercizio ferroviario’. La somma di 4,8 milioni di euro l’anno destinati dalla Regione per la gestione della infrastruttura ferroviaria regionale sarebbe rimasta immutata dal 2001 e dunque oramai da anni largamente insufficiente per garantire la piena operatività di una ferrovia di oltre 150 km’. Chiediamo dunque di sapere perché la Regione non ha valutato la possibilità di incrementare le risorse per la manutenzione, poiché oggi abbiamo di fronte un disservizio e quindi una brutta pagina per l’Umbria, visto che anche il servizio sostitutivo non è stato programmato in modo adeguato. Vorremmo anche sapere gli esiti del treno diagnostico ‘Talete’ che sembra abbia delineato un quadro dello stato della nostra ferrovia”.

L’assessore ai Trasporti, Giuseppe Chianella ha riconfermato quanto sottolineato già nella risposta all’interrogazione precedente di Ricci e che cioè, rispetto a Fcu “c’è la sospensione dell’esercizio  commerciale e non la chiusura”. Chianella, rispondendo nel dettaglio ai quesiti degli interroganti ha spiegato che “il corrispettivo che ammonta a circa 5milioni annui viene trasferito all’azienda ed utilizzato per il pagamento del personale, per esigenze più generali, comprese anche le manutenzioni o parte
di esse, generalmente ordinarie. Da parte dell’azienda c’è stata formale richiesta soltanto quest’anno rispetto alla necessità di una implementazione del corrispettivo. Va specificato che soltanto l’azienda è titolata a chiedere alla Regione eventuale implementazione di risorse. La Regione ha fatto molto per Umbria Tpl Mobilità, rispetto al fatto che la partecipazione a questa azienda è composta anche da altri soggetti. La Giunta regionale sta facendo un notevole sforzo con un imponente programma di investimenti, sicuramente il più importante degli ultimi 30 anni. Investimenti che mirano a superare le criticità connesse ad una infrastruttura centenaria. Il programma riguarda il superamento di un deficit manutentivo che si è accumulato negli anni. Sin dal nostro insediamento (2015) ci siamo attivati
tenendo anche conto della modifica del quadro generale della normativa nazionale, che ha fatto seguito alla tragedia avvenuta ad Andria nel luglio 2016. Da lì sono state introdotte nuove norme nazionali molto più stringenti che impongono alle Regioni con ferrovie regionali interconnesse adeguamenti ai fini della sicurezza a standard nazionali ed europei. Non è stato dunque bruciato alcun patrimonio pubblico. Oggi, grazie alle azioni che stiamo mettendo in campo, compreso il percorso di trasferimento in capo ad
Rfi, l’infrastruttura avrà una forte valorizzazione”.

Nella replica, Carbonari ha sottolineato la sua “insoddisfazione” rispetto alla risposta. “Fcu – ha detto – è il simbolo dell’immobilismo di questa Amministrazione regionale. Servono i fatti. La verità è che oggi la Fcu è chiusa a causa di manutenzioni non fatte. Vogliamo capire bene, e non ci è stato detto, la destinazione effettiva delle risorse in ogni anno di esercizio”

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