Trasporto sanitario, il regolamento regionale passa in commissione
La commissione Sanità e Servizi sociali di Palazzo Cesaroni ha espresso parere favorevole alla proposta di regolamento regionale sul trasporto sanitario: fra i requisiti del personale a bordo delle ambulanze, inclusi gli autisti, deve essere previsto quello da soccorritore, secondo le linee guida indicate dall’accordo Stato-Regioni del 2003, e la formazione del personale dovrà includere la conoscenza del territorio dove si va ad operare.
Unitamente al parere favorevole, la commissione Sanità e Servizi sociali ha inoltrato alla Giunta la richiesta che tra i requisiti del personale a bordo delle ambulanze, inclusi gli autisti, debba essere previsto quello da soccorritore, secondo le linee guida indicate dall’accordo Stato-Regioni del 2003, e che la formazione del personale includa la conoscenza del territorio dove si va ad operare.
Alla luce di quanto disposto vi saranno tre tipologie di intervento e di equipaggio: per il trasporto ordinario, ovvero ambulanza di base, dovranno essere a bordo un autista (adeguatamente formato anche per il soccorso) e un soccorritore; per il trasporto sanitario di supporto all’emergenza-urgenza un autista e un soccorritore con almeno 5 anni di servizio; per il trasporto sanitario in emergenza-urgenza, vale a dire ambulanze avanzate, un autista, un infermiere dipendente dell’Azienda sanitaria e un medico sempre della Asl, entrambi in possesso dei requisiti previsti dalle normative nazionali e regionali vigenti.
In merito alle richieste emerse durante l’audizione dei soggetti interessati al trasporto sanitario, il dirigente del Servizio accreditamento della Regione Umbria, Antonio Perelli, ha spiegato ai consiglieri regionali che il regolamento e la legge cui si fa riferimento, la “18/2012”, contempla esclusivamente il trasporto sanitario ordinario e di emergenza urgenza, non potendo quindi intervenire sul trasporto non sanitario (richiesta proveniente dalle “Misericordie”).
Per quanto riguarda le gare per l’aggiudicazione del servizio, la commissione consiliare chiede che “preferenzialmente” debbano essere svolte secondo il criterio dell’offerta economica più vantaggiosa e che la Giunta verifichi la possibilità che, in caso di affidamento del servizio ad un gestore differente, possa essere riassorbito il personale già operante.